"Con gli occhi di Medici Senza Frontiere": una mostra al Cam per sostenere il diritto alla salute
MONZA - Una mostra nella hall di Cam-Synlab in viale Elvezia, interamente dedicata alla preziosa attività di Medici Senza Frontiere. Immagini catturate dai maggiori fotografi internazionale per ribadire l'importanza del diritto alla salute
Foto e testi per raccontare le sfide e i dilemmi affrontati quotidianamente dalla più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, Premio Nobel per la Pace nel 1999: apre oggi, lunedì 26 giugno, la mostra “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere”, allestita negli spazi di Cam-Synlab a Monza in viale Elvezia.
Rimarrà allestita fino all'1 luglio, per poi essere ripresa anche dal 16 al 21 ottobre. Si tratta di una serie di pannelli che ripercorrono, attraverso gli scatti di fotografi di livello internazionale da sempre vicini a MSF e la voce di operatori sanitari e di pazienti, alcune tappe importanti della storia dell’organizzazione.
Presentata in anteprima soltanto qualche settimana fa, la nuovissima mostra sarà accessibile gratuitamente da chiunque. La hall di ingresso della sede monzese CAM-Synlab di viale Elvezia ha già ospitato con successo, in altre occasioni, iniziative artistiche e culturali: l’intento è sempre stato quello di proporre a pazienti e visitatori stimoli e opportunità di confronto nella comodità del momento di accesso alla struttura. Ogni volta i cittadini hanno risposto con interesse e sensibilità: per questo, ricevere la richiesta di ospitalità da parte di Medici senza Frontiere è stato, per la direzione del centro, non solo un onore, ma anche l’occasione per proporre ai monzesi una riflessione di tragica attualità.
Presentata in anteprima soltanto qualche settimana fa, la nuovissima mostra sarà accessibile gratuitamente da chiunque. La hall di ingresso della sede monzese CAM-Synlab di viale Elvezia ha già ospitato con successo, in altre occasioni, iniziative artistiche e culturali: l’intento è sempre stato quello di proporre a pazienti e visitatori stimoli e opportunità di confronto nella comodità del momento di accesso alla struttura. Ogni volta i cittadini hanno risposto con interesse e sensibilità: per questo, ricevere la richiesta di ospitalità da parte di Medici senza Frontiere è stato, per la direzione del centro, non solo un onore, ma anche l’occasione per proporre ai monzesi una riflessione di tragica attualità.
Come riportato nella presentazione della mostra, in questi anni si sta verificando una concomitanza unica di crisi umanitarie mai viste prima in termini di gravità e durata: dai conflitti in Siria, Iraq e Libia alle violenze endemiche in Repubblica Centroafricana, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo; dalle controverse vicende di Somalia, Eritrea e Ucraina, alle nuove dinamiche d’instabilità in Afghanistan e Pakistan. Medici, infermieri, psicologi, logisti e altri operatori umanitari – tra cui oltre 240 italiani – compiono i loro passi ogni giorno per fornire assistenza medica, supporto psicologico, vaccinazioni, cibo e acqua potabile ai rifugiati, ai migranti e ai richiedenti asilo in tutto il pianeta. Attraverso la mostra, il visitatore ripercorrerà l’azione di Medici Senza Frontiere nei conflitti armati, nelle emergenze, sui territori colpiti da epidemie, nei soccorsi in mare e nell’aiuto dato alle popolazioni in fuga (oggi oltre 60 milioni di persone).
In occasione della mostra sarà presente lo staff di Medici Senza Frontiere, per illustrare le attività medico-umanitarie svolte attraverso oltre 400 progetti in più di 60 Paesi, al fine di garantire a tutti il diritto alla salute.
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