Il gettone di presenza va dato solo a chi, davvero, in aula ci sta. E non invece a coloro che dopo pochi minuti escono garantendosi ugualmente il riconoscimento economico che, per onor di cronaca, ammonta a 70 euro lordi (al netto 55 euro).

A chiederlo il consigliere– e oggi candidato sindaco – Paolo Piffer che, durante l’ultimo Consiglio comunale ha presentato una mozione. Il presidente del Consiglio comunale lo ha invitato a presentare un ordine del giorno sul tema per modificare il regolamento che ad oggi garantisce il gettone anche a chi presenzia per pochi minuti.

“Non è nei Comuni che la politica dimostra il peggio di sé nel resistere a rinunciare ai propri privilegi  – ha precisato Piffer – ma vi sembra possibile che un consigliere comunale che si affaccia in aula per soli 30 secondi percepisca lo stesso gettone di presenza di chi invece presenzia e partecipa per tutte le quattro ore previste?”.

Piffer è chiaro: il gettone va dato solo a chi partecipa almeno ai due terzi del consiglio comunale.

Sulla questione della qualità del lavoro prodotto il consigliere di minoranza non entra in merito, tra chi davvero è presente in aula in modo produttivo e attivo e a chi, semplicemente, presenzia scaldando la sedia.

“Naturalmente questa richiesta prescinde da una valutazione sulla qualità del lavoro svolto – precisa Piffer -  la quantità e la qualità non necessariamente sono correlate, però trovo davvero antipatico permettere da regolamento tutto questo. Inoltre i cittadini hanno il diritto di sapere se il loro rappresentante è stato in aula 5 minuti o 4 ore, solo così potranno fare le dovute valutazioni e poi decidere liberamente se riconfermargli la fiducia oppure no”.