Definito un algoritmo che identifica l’insorgenza e lo sviluppo del tumore
MONZA - Una importante scoperta da parte di Giancarlo Mauri e Marco Antoniotti, professori di Informatica all’Università di Milano-Bicocca: definito un algoritmo che ricostruisce la nascita e l’evolversi del cancro. Apre nuove frontiere alla ricerca
Potrebbe arrivare dall’informatica una risposta alla lotta contro il cancro. È stato elaborato un algoritmo che ricostruisce la nascita e l’evolversi della malattia seguendo appunto la sequenzialità computazionale.
Uno studio innovativo quello elaborato dal Dipartimento di Informatica sistemistica e Comunicazione dell’Università di Milano-Bicocca (DISCO) in collaborazione con il professor Bud Mishra della New York University e il professor Victor Moreno dell’Istituto Catalano di Oncologia e pubblicato sulla rivista scientifica statunitense PNAS – Proceedings of the National Academy of Science.
Analizzando il problema dal punto di vista matematico e informatico, seguendo la consequenzialità causa effetto, è stato elaborato una sorta di algoritmo che definisce i principi di insorgenza, e quindi di sviluppo, della malattia.
Un modus operandi applicato su oltre 120 pazienti e che ha permesso di delineare la progressione algoritmica alla base dell’insorgenza del tumore.
Il gruppo di ricerca guidato dagli studiosi del laboratorio Bimib è riuscito a ideare un nuovo modo per analizzare grandi quantità di dati relativi alla struttura genetica dei tumori estratti con tecnologie avanzate di sequenziamento del DNA (NGS, Next Generation Sequencing) e presenti nel database statunitense The Cancer Genome Atlas (TCGA).
Per ogni singolo paziente è stato estratto il profilo mutazionale, cioè l’elenco dei geni che risultano mutati: questi dati costituiscono una “fotografia” del tumore al momento della diagnosi.
Impiegando il nuovo protocollo PiCnIc, è possibile dedurre il modo in cui una determinata mutazione potrebbe selezionarne in seguito un’altra, portando ad una fase successiva nella progressione del cancro.
Per testare la validità del modello, i ricercatori hanno comparato le sue “predizioni” con le attuali conoscenze mediche sulla natura della progressione del carcinoma del colon-retto e i risultati ottenuti hanno dimostrato che PiCnIC è effettivamente in grado di riprodurre ciò che la ricerca medica ha riscontrato mediante precedenti studi.
Grande la soddisfazione del team di lavoro che con questa ricerca ha posizionato un altro importante tassello nel grande puzzle della lotta contro il cancro. "Siamo riusciti a definire un protocollo bio-informatico in grado di trovare alcune regolarità nell’origine e nello sviluppo di determinati tumori – spiegano Giancarlo Mauri e Marco Antoniotti, professori di Informatica all’Università di Milano-Bicocca – e questo risultato potrebbe rappresentare un passo importante per comprendere meglio una serie di malattie caratterizzate da mutazioni genomiche comuni in diversi pazienti".