Dopo il ministro Minniti arriveranno a Monza altri esponenti del Governo: il Pd punta sui big romani
MONZA - Alberto Pilotto, segretario cittadino del Pd, replica alle accuse relative al trasferimento dei profughi di via Asiago nel pieno della campagna elettorale. E annuncia che a breve arriveranno in città altri esponenti di spicco del Governo
“A sostenere la candidatura di Roberto Scanagatti arriveranno a Monza altri esponenti del Pd di calibro nazionale, persone che rivestono ruoli istituzionali e che aiuteranno a dare risposte concrete alle necessità dei monzesi. Persone con le quali abbiamo un filo diretto frutto di relazioni di lungo data del nostro sindaco come quelle con Franceschini, Del Rio e Martina”.
Lo ha annunciato Alberto Pilotto – segretario cittadino del Pd - che ieri, durante la conferenza stampa, ha fatto il punto della situazione sulla via Asiago dopo l’intervento diretto del ministro degli Interni Marco Minniti.
“Dalle informazioni in nostro possesso degli ottantacinque richiedenti asilo ospitati in via Asiago quaranta sono stati trasferiti a Milano – ha spiegato – A Monza si è preferito mantenere i nuclei familiari con i quali c’è stata una buona convivenza”.
Rispondendo per le rime agli avversari politici che avevano tacciato l’arrivo del ministro con l’immediato spostamento dei migranti di via Asiago e il rafforzamento del presidio di Polizia in stazione, come una mossa squisitamente politica in piena campagna elettorale.
Con la domanda rivolta da più parti: perché questi interventi non sono stati fatti prima?
La risposta arriva direttamente dal segretario Pilotto. “Già in passato abbiamo cercato di creare un rapporto con il Prefetto e abbiamo presentato in consiglio comunale una mozione per spostare temporaneamente i richiedenti asilo dalla via Asiago in una porzione del vecchio ospedale San Gerardo – ha precisato – Ma la Regione ci ha detto di no. Perché chi avrebbe potuto spingere questa risoluzione con i suoi esponenti al Pirellone non lo ha fatto?”.
E soprattutto risponde alle critiche degli avversari sul perché il ministro Minniti sia intervenuto solo a un mese dalle elezioni.
“È in carica solo da quattro mesi – ha proseguito – Inoltre l’accordo tra Ministero e Anci sui limiti della presenza dei migranti nelle città è stato siglato recentemente”.
Poi il lavoro di relazioni e di dialogo con Marco Minniti che ha scelto Monza per chiudere la campagna delle primarie a sostegno di Renzi e annunciare – realizzando nel giro di 48 ore – il trasloco dei migranti di via Asiago e un maggior presidio in stazione.
“La nostra strategia è seguire i canali corretti – ha aggiunto Pilotto – Che è lo stile che ci guida a governare. Ci siamo appellati alla persona giusta. Tra i nostri ministri ci sono persone di grande valore con i quali relazionarci in modo diretto o senza troppi filtri. A una città militarizzata noi contrapponiamo una città dove vivere gli spazi, come per esempio quella che ha accolto il Papa”.
Sicurezza sì, ma senza blindati e militari. “I nostri obiettivi sono il presidio del territorio – ha proseguito – Il rispetto della legalità un argomento del quale per esempio la destra parla poco e il recupero delle aree di degrado. Come è accaduto a Cederna dove l’area abbandonata dell’ex Cotonificio è stata trasformata e oggi ci sono il centro civico, il supermercato, la piazza e nuove abitazioni. O ancora prima, con la Giunta Faglia, il recupero dell’ex Cascina Cantalupo che oggi accoglie famiglie in difficoltà e ragazze madri”.
Barbara Apicella
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