La corsa per lo scranno di primo cittadino si fa sempre più avvincente. Adesso scendono in campo anche i compagni: Michele Quitadamo è il candidato sindaco di Sinistra Alternativa che riunisce Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista e il Partito comunista italiano.

La presentazione ufficiale è rimandata ai prossimi giorni, intanto Quitadamo e il suo team stanno ultimando il programma.

“Anche se ci sono tre precisi simboli siamo aperti ad altri gruppi e persone che vedono la politica nella medesima direzione – precisa – La città ha bisogno di tante cose. I monzesi hanno bisogno di case,  rispetto dell’ambiente, mobilità ciclopedonale, incremento e miglioramento del trasporto pubblico e soprattutto la soluzione di quei piccoli grandi problemi che da anni attanagliano le  periferie”.

Una costante presenza e impegno in prima linea sul territorio quello di Michele Quitadamo, 62 anni lavoratore part time in una cooperativa e segretario del Partito di Rifondazione Comunista di Monza e Brianza. “Il mio motto è con la gente tra la gente”, precisa.

Una corsa in solitaria: inutili i tentativi di creare un tavolo di lavoro con la Giunta Scanagatti.

“Abbiamo un modo diverso di vedere il futuro della città – precisa – Non abbiamo nulla da condividere rispetto al percorso amministrativo portato avanti negli ultimi cinque anni da questa amministrazione. Tre anni fa abbiamo avuto un incontro con il sindaco, un dialogo che non ha poi più avuto nessuna ripresa e nessun seguito né con lui né con la sua coalizione”.

Da qui a scelta di scendere in campo in prima persona.

E la schiera dei candidati si amplia. Una poltrona per cinque. A contendersela Roberto Scanagatti (Pd), Dario Allevi (coalizione di centro destra), Paolo Piffer (lista Civicamente con Piffer sindaco), Michele Quitadamo (Sinistra Alternativa) e da ieri anche Pierfranco Maffè (con la coalizione Monza con Maffè e Io Cambio).

Barbara Apicella