Grimoldi: "Più di 14 milioni per i profughi, ma per l'esercito in città non ci sono soldi"

MONZA - I militari non ci sono più. L'operazione "Strade sicure" sembra finita. L'onorevole Paolo Grimoldi, chiedendo spiegazioni, si augura che la scelta non sia dovuta a questioni economiche, visto che sono stati trovati i soldi per l'accoglienza di nuovi migranti.

“Per quale motivo è cessata l’operazione ‘Strade sicure’ grazie alla quale i militari dell’esercito pattugliavano le strade di Monza da sette mesi?
Perché è stato interrotto questo servizio che garantiva maggior presidio per il nostro territorio? Perché il ministero dell’Interno lo ha revocato, nonostante il momento di massima allerta per via della minaccia internazionale rappresentata dal terrorismo? Il servizio è stato revocato per mancanza di fondi? Se fosse per ragioni economiche saremmo all’assurdo". Sono interrogativi che pone l'onorevole Paolo Grimoldi (Lega Nord) che, ancora una volta, pone l'accento sulla questione della sicurezza.

La sua speranza è che davvero l'esercito abbia levato le tende per una questione meramente economica: "Del resto - evidenzia il parlamentare - la stessa Prefettura di Monza ha da poche settimane emanato un bando per mettere a disposizione 14 milioni e mezzo di euro per ampliare, l’accoglienza di richiedenti asilo dagli attuali 1046 fino a circa 1700, dunque oltre 650 in più".

Per l'esponente del Carroccio sarebbe "inconcepibile trovare i soldi per i clandestini, ma non per far restare i militari e garantire maggior sicurezza alla città".