Sul campo dell’oratorio insieme ai  beniamini della domenica. Questo pomeriggio alle 18.30 i giocatori del Monza 1912 Marco Lombardi e Francesco Uliano scenderanno sul campo parrocchiale di San Giuseppe in una seduta di allenamento con gli atleti under 13 della Società plurisportiva Baita.

Un momento non solo sportivo ma anche umano con i due giocatori biancorossi che cercheranno, non solo di insegnare i segreti del pallone, ma anche di trasmettere i valori dello spirito di squadra e del fair play.

È questo il calcio d’inizio del progetto “Insieme per i valori del calcio” che vede coinvolti la società calcistica cittadina e il Centro sportivo italiano in collaborazione con Roche. Un primo appuntamento al quale nel corso dei prossimi mesi ne seguiranno altri con il coinvolgimento dei calciatori professionisti che diventeranno testimonial di sport e di vita sui campi delle società oratoriane monzesi.

In programma l’8 febbraio la trasferta all’oratorio San Giovanni Bosco di Oreno con una partita di calcio a 5 integrato con i ragazzi della Polisportiva Ausonia, la “Brianza Oratori Cup”, l’allenamento della prima squadra del Monza 1912 in una piazza cittadina e la grande festa del tifo con l’obiettivo di portare allo stadio Brianteo oltre duemila ragazzi vestiti di bianco e rosso.

Grande l’entusiasmo degli organizzatori."Con le sue 9 squadre dedicate al settore giovanile, il Monza 1912 – spiega il presidente Nicola Colombo - ha sempre dimostrato estrema attenzione verso i più piccoli. È sui campi dell’oratorio che i ragazzi assorbono quei valori e quelle capacità che gli permetteranno di essere, un domani, degli uomini. E forse anche dei campioni".

Soddisfatto dell'iniziativa è anche Massimo Achini, Presidente Nazionale Csi: "Credo tantissimo nell’alleanza tra lo sport di vertice e lo sport in oratorio. Per i giocatori del Monza passare un pomeriggio in oratorio ad allenare i ragazzi sarà bello e divertente. Per i ragazzi del Csi incontrare i calciatori che giocano al Brianteo sarà una grande emozione. Da quel paio d’ore in oratorio tutti torneranno a casa più ricchi. Dietro questa iniziativa c’è una filosofia molto chiara: la partita decisiva oggi rimane quella di educare i giovani alla vita. Per vincerla davvero sport in oratorio e sport di vertice devono prendersi per mano per il bene dei ragazzi".