I jeans di Spadea in mostra per combattere l’anoressia

MONZA - Jeans usati, trasformati in un'opera d'arte per una campagna di sensibilizzazione contro l'anoressia. E' il progetto dell'artista monzese Roberto Spadea. Ora esposto al MiMuMo, fino al 13 settembre, ma a breve portato anche in piazza

Anche l’arte a servizio di un dramma che oggi, purtroppo, non conosce più differenze di sesso e di età. Perché ad essere colpiti sono sia uomini che donne, bambini, giovani ma anche adulti. Una guerra – quella contro l’anoressia – che ogni giorno combattono tantissime famiglie anche brianzole e che l’artista monzese Roberto Spadea ha deciso di affrontare con l’arma della creatività.

Fino al 13 settembre sarà infatti possibile ammirare al MiMuMo – il museo più piccolo del mondo in via Lambro 1 ai piedi del Duomo – la mostra “Le forme perdute”. Protagonisti le sue originali installazioni con i jeans che hanno fatto il giro del mondo. Jeans tutti rigorosamente usati che appesi appaiono senza forma.

Una mostra per riflettere attorno al problema e soprattutto alla difficoltà delle famiglie di affrontarlo barricandosi in una omertà che non conduce a una via d’uscita.

 E purtroppo i dati sulla malattia, come  ci ricorda lo stesso Spadea, sono allarmanti: in Italia le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare sono 3 milioni e mezzo e il 20 per cento ha meno di 18 anni.

Un progetto che non si limiterà al museo più piccolo del mondo aperto tutti i giorni, con le opere in bella mostra in vetrina anche di notte, ma nell’installazione in una piazza italiana di 99 paia di pantaloni in denim usati.

Un progetto in itinere tanto che l’artista lancia un appello: chi volesse abbracciare la sua campagna artistica per debellare l’omertà che si cela attorno all’anoressia può rivolgersi direttamente al suo studio. Naturalmente armato di quel jeans vissuto che nelle mani di Spadea si trasformerà in opera d’arte.

Per contatti inviare un’email a roberto.spadea@live.it o sul sito www.robertospadeaartist.com


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