I lombardi risparmiano e tornano a ridere dal dentista
MONZA - Nonostante la crisi i cittadini lombardi sono riusciti a risparmiare nell'ultimo anno. I monzesi hanno rinunciato a qualche happy hour e allo shopping. E, come svela la Camera di Commercio, con i soldi messi da parte si sono concessi il dentista
I lombardi tornano a fare le formichine riuscendo a risparmiare e a permettersi quei servizi essenziali ai quali fino ad oggi – a causa della crisi – avevano dovuto rinunciare. Tornando a sorridere. Non tanto per il portafoglio più pieno quanto invece perché finalmente possono sedersi sulla poltrona del dentista.
Questo quanto emerge dallo studio condotto dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DiGiCamere e che ha fatto emergere una situazione più rassicurante rispetto al passato.
Ad oggi il 23 per cento delle famiglie lombarde riesce a risparmiare (l’anno scorso la quota si fermava al 12 per cento) con il 65 per cento dei lombardi che riesce a chiudere il bilancio annuale in pareggio e solo il 9 per cento si vede costretto ad attingere ai propri risparmi e il 3 per cento a indebitarsi.
Un dato positivo che, in realtà, non deriva tanto dalla ripresa dell’economia e dell’impiego quanto invece dalla capacità (e necessità) dei lombardi di dover tirare la cinghia.
Così che oggi l’11 per cento dei lombardi possono finalmente ritornare a sottoporsi alle cure odontoiatriche che avevano rinviato per mancanza di soldi. Anche se un altrettanto 11 per cento di lombardi negli anni più duri della crisi ha speso di più per la salute, spesso messa ko dalle stesse difficoltà sociali ed economiche.
Lombardi che in questi anni si sono impegnati in una sempre più oculata economia e risparmio familiare riducendo gli sprechi alimentari (28 per cento) tagliando sensibilmente anche cene, pranzi ed happy hour fuori di casa, elettricità, telefono e riscaldamento (36 per cento) e soprattutto trascorrendo più tempo tra le mura domestiche lontano dalle tentazioni dello shopping.
La provincia più parsimoniosa è quella di Bergamo con il 32 per cento degli orobici che sono riusciti a risparmiare. Monzesi e brianzoli hanno cercato di far quadrare il bilancio tagliando sulle uscite e rimanendo più tempo a casa.
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