Il centro culturale Albatros lancia "Hubi", la App per trovare una sala studio
MONZA - Una nuova brillante iniziativa dell'associazione culturale Albatros. Dopo aver dato vita nei mesi scorsi a tabelle per segnalare la disponibilità di sale studio, da distribuire nelle biblioteche, ecco ora l'evoluzione del progetto: è nata "Hubi", la App per scoprire dove andare con i propri libri
A casa riuscite a studiare ma è difficile trovare una sala che fa al caso vostro? Nessun problema: da ieri, lunedì 27 giugno, c'è una App che vi suggerisce dove andare. Si tratta di "Hubi", progetto tutto "made in Monza" realizzato dall'associazione culturale Albatros.
La vivace realtà cittadina, su iniziativa di Camilla Bressan, aiutata nella parte grafica da Marco Tasca, ha infatti lanciato questo nuovo strumento a completamento di un percorso iniziato nel 2014 con la sua costituzione. L'associazione, infatti, è nata soprattutto per permettere agli studenti di Monza di ampliare il numero di sale studio su cui poter contare. Come prima azione, era stata creata una tabella che inquadrasse nel modo più chiaro possibile gli spazi al momento disponibili.
Era stato subito un successone: la tabella aveva avuto un forte riscontro, con condivisioni e stampe nelle biblioteche cittadine. Nonostante il successo, però, i responsabili del centro culturale erano ancora insoddisfatti. Sentivano di poter fare qualcosa in più. E, sapendo di poter contare sullo sforzo del tutto volontario di alcuni soci con competenze in informatica, si è lanciata nella progettazione della App, di sicuro strumento molto più facile da diffondere, per raggiungere più studenti possibili e aiutarli nella loro ricerca di spazi studio.
La App è completamente gratuita e non prevede al suo interno fastidiosi banner pubblicitari. Ha lo scopo di segnalare le sale disponibili a Monza e Comuni limitrofi, anche se in breve tempo si prevede di allargare il raggio di azione a tutta la provincia e, successivamente, anche a Milano e hinterland. Il progetto, poi, potrebbe crescere ancora di più: all'associazione dispongono già di informazioni su biblioteche di tutta Italia.
La App, naturalmente, non sarà solo uno strumento da consultare, ma anche un modo per interagire con gli altri utenti: tutti possono segnalare uno spazio, una sala, una biblioteca. Ogni luogo in cui si possa studiare in pace. Con un unico requisito: devono essere spazi assolutamente gratuiti per tutti.La vivace realtà cittadina, su iniziativa di Camilla Bressan, aiutata nella parte grafica da Marco Tasca, ha infatti lanciato questo nuovo strumento a completamento di un percorso iniziato nel 2014 con la sua costituzione. L'associazione, infatti, è nata soprattutto per permettere agli studenti di Monza di ampliare il numero di sale studio su cui poter contare. Come prima azione, era stata creata una tabella che inquadrasse nel modo più chiaro possibile gli spazi al momento disponibili.
Era stato subito un successone: la tabella aveva avuto un forte riscontro, con condivisioni e stampe nelle biblioteche cittadine. Nonostante il successo, però, i responsabili del centro culturale erano ancora insoddisfatti. Sentivano di poter fare qualcosa in più. E, sapendo di poter contare sullo sforzo del tutto volontario di alcuni soci con competenze in informatica, si è lanciata nella progettazione della App, di sicuro strumento molto più facile da diffondere, per raggiungere più studenti possibili e aiutarli nella loro ricerca di spazi studio.
La App è completamente gratuita e non prevede al suo interno fastidiosi banner pubblicitari. Ha lo scopo di segnalare le sale disponibili a Monza e Comuni limitrofi, anche se in breve tempo si prevede di allargare il raggio di azione a tutta la provincia e, successivamente, anche a Milano e hinterland. Il progetto, poi, potrebbe crescere ancora di più: all'associazione dispongono già di informazioni su biblioteche di tutta Italia.