Il mercato immobiliare torna a crescere: acquisti in aumento, prezzi in diminuzione
MONZA - Un buon segnale contro la crisi: nel 2015 la compravendita immobiliare in città è cresciuta del 24,1 per cento. Nei Comuni limitrofi si registra un +10,3 per cento. Lo rivela l’osservatorio del territorio e degli immobili della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Fimaa Milano Monza e Brianza, Agenzia del territorio e portali immobiliari
I monzesi tornano a vendere e soprattutto a comprare casa. Questo emerge dall’indagine dell’osservatorio del territorio e degli immobili della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Fimaa Milano Monza e Brianza, Agenzia del territorio e portali immobiliari.
Finalmente è tornata la primavera nel mercato immobiliare locale. Dopo anni di un calo di compravendite con un costante segno meno del valore degli appartamenti il settore della compravendita immobiliare inizia a risvegliarsi: si riducono a poco più di 30 mila gli appartamenti in vendita nel territorio brianteo, con un indice di assorbimento annuale delle abitazioni in vendita che a Monza si attesta quasi al 42 per cento, mentre nel resto della provincia raggiunge quota 25,6 per cento.
Domanda e offerta tornano finalmente a incontrarsi: nel corso del 2015 c’è stato un +24,1 per cento di compravendite nella città di Teodolinda e un +10,3 per cento nei comuni limitrofi con prezzi medi in contrazione (in sei mesi a Monza è stato registrato un -1,41 per cento e un Brianza un -0,6 per cento sul nuovo). Gli acquirenti comprano soprattutto appartamenti recenti (che rappresentano il 43 per cento del totale delle compravendite a Monza), mentre il nuovo rappresenta solo il 20 per cento (comunque in diminuzione rispetto al passato) e l’usato resta pressochè stabile con quota 32,6 per cento.
Domanda e offerta tornano finalmente a incontrarsi: nel corso del 2015 c’è stato un +24,1 per cento di compravendite nella città di Teodolinda e un +10,3 per cento nei comuni limitrofi con prezzi medi in contrazione (in sei mesi a Monza è stato registrato un -1,41 per cento e un Brianza un -0,6 per cento sul nuovo). Gli acquirenti comprano soprattutto appartamenti recenti (che rappresentano il 43 per cento del totale delle compravendite a Monza), mentre il nuovo rappresenta solo il 20 per cento (comunque in diminuzione rispetto al passato) e l’usato resta pressochè stabile con quota 32,6 per cento.
Sul fronte dei prezzi si registra una contrazione, con un costo medio a Monza di 1.875 euro al metro quadrato con una diminuzione del 3,6 per cento nel secondo trimestre del 2015 nel settore dell’usato mentre il prezzo è pressoché stabile nel nuovo. Come da previsione a costare di più sono le abitazioni nel centro storico (2.965 euro al metro quadrato con una dimuzione del 0,6 per cento nel secondo semetre), seguite da quelle nel quartiere Cazzaniga-Parco (2.401 euro al metro quadrato con flessione del 1,4 per cento nella seconda parte dell’anno). Nel settore degli affitti la media si aggira su 67 euro al metro quadrato per appartamento di oltre 70 metri quadrati non arredati .
“Sembra che la primavera abbia anticipato il suo arrivo portando un’aria frizzante data dall’andamento in crescita del numero delle transazioni, che si traduce quindi in un sentiment positivo degli operatori che a sua volta influenza il mercato, innescando un circolo virtuoso. Domanda e offerta finalmente tornano ad incontrarsi più facilmente, soprattutto nel segmento dell’usato recente, grazie ad un buon rapporto prezzo- qualità. Si tratta di un mercato “a buon mercato”, in cui il prezzo risulta ancora il fattore determinante per la riuscita della compravendita - ha dichiarato Mauro Danielli Presidente dell’Osservatorio del territorio e dell’immobiliare della Camera di commercio di Monza e Brianza – Del resto, dal momento che usciamo da un lungo e rigido “inverno immobiliare”, ci aspettiamo una primavera caratterizzata da un andamento ancora altalenante, in cui l’aumento della domanda potrà essere sostenuta da una ripresa solida del potere d’acquisto delle famiglie e dai mutui erogati. Siamo finalmente usciti da una visione depressiva, dove i rari elementi positivi rappresentavano l’imprevedibile. Oggi in un clima decisamente più sereno, restano comunque le normali incertezze di un mercato in trasformazione”.