L’incompatibilità dell’assessore al Bilancio del Comune di Monza, Rosa Maria Lo Verso, anche revisore dei conti dell’Agenzia regionale per l’istruzione la formazione e il lavoro, finisce anche sui banchi del Pirellone.

Dopo l’accusa lanciata lunedì sera in Consiglio comunale dal capogruppo del Pd Egidio Riva, ieri il capogruppo consigliare del Pd in Regione – Enrico Brambilla – ha chiesto le dimissioni dell’assessore dall’incarico al Pirellone.

Con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, Enrico Brambilla chiede la testa del neo assessore. Infatti secondo la legge l’incarico di revisore di un ente regionale non può essere assunto da colui che ricopre il ruolo di sindaco o di assessore in un Comune con più di 40 mila abitanti. Rosa Maria Lo Verso ha assunto l’incarico il 5 aprile 2016, per poi ricoprire da marzo 2017 anche quello di vicesindaco e di assessore ai Servizi sociali nel comune di Cologno Monzese (che supera i 40 mila abitanti) e dal 12 luglio di assessore al Comune di Monza. L’incarico viene remunerato con 18 mila euro all’anno.

Lunedì in aula Eugenio Riva e Roberto Scanagatti hanno a più riprese incalzato l’assessore sull'incompatibilità. Lo Verso ha risposto spiegando di aver chiesto a marzo un parere ad un legale, ma di attender ancora dopo quattro mesi una risposta.

"La giunta Allevi è partita con il piede sbagliato – ha dichiarato Enrico Brambilla  - nominando un assessore al Bilancio in palese condizione di incompatibilità. C'è da domandarsi con quale rigore Lo Verso agirà nel suo ruolo di amministratrice, visto il modo in cui, fino a prova contraria, ha aggirato la legge regionale. Intanto ci attendiamo che questo incresciosa situazione venga risolta al più presto con la presa d'atto della decadenza dell'assessore dall'incarico assunto in Arifl".