Ospedale avveniristico: l'operazione trasmessa in diretta streaming 3D
DESIO - L'Unità operativa complessa di Oculistica dell'ospedale cittadino è sempre più proiettata nel futuro. Nei giorni scorsi tre interventi sono stati trasmessi in diretta streaming 3D per le università di Milano e Catanzaro
Nuovo appuntamento streaming con la chirurgia 3D dalle sale operatorie della ASST di Monza. Il dottor Michele Coppola, direttore dell’Unità operativa complessa di Oculistica del presidio di Desio, ha eseguito tre interventi complessi di chirurgia vitreo-retinica, una vitrectomia per emovitreo in retinopatia diabetica proliferante, una vitrectomia per foro maculare lamellare complicato a cataratta ed infine una vitrectomia per pucker maculare, tutti in modalità 3D, con strumentazione all’avanguardia e trasmessi integralmente via streaming.
L’Unità operativa di Desio si è collegata in primis con le università di Milano e di Catanzaro, mentre l’evento è stato seguito da colleghi di tutta Italia, grazie al canale Youtube su cui gli interventi sono stati trasmessi. Positivi feedback sono stati registrati anche da Parigi e dal Regno Unito.
“La tecnologia 3D, che il presidio di Desio è stato tra i primissimi ad adottare a livello internazionale – spiega Matteo Stocco, direttore generale della Asst di Monza - permette di ottenere delle immagini in alta risoluzione e di “vedere” esattamente come il primo operatore, a distanza e su un monitor apposito, l’intervento in diretta. Un nuovo concetto di “live surgery”, rivoluzionario nella sua semplicità”.
Collegati in diretta per lo streaming di chirurgia oculare tridimensionale invece gli studenti della scuola di specializzazione in Oftalmologia del San Raffaele di Milano, diretta dal professor Francesco Bandello e quelli di Catanzaro dell’Università della Magna Grecia, con il direttore della scuola di specializzazione professor Vincenzo Scorcia.
“Il mio desiderio – sottolinea Coppola – sarebbe quello di creare una vera e propria piattaforma digitale per condividere esperienze chirurgiche e di studio inerenti le principali patologie oculari. Un sistema “aperto”, di interesse per giovani oculisti o specializzandi, alimentato anche dal contributo attivo di altri centri oculistici. È un modo innovativo di comunicare, di fare scuola, una “chirurgia on demand”, fedelmente riprodotta in versione tridimensionale o 2D a seconda del device utilizzato”.
“Le occasioni – conclude Coppola - sono utili per poter presentare innovazioni tecniche e procedurali, sempre mantenendo alta la qualità delle prestazioni e focalizzati sulla sicurezza e le aspettative dei nostri pazienti”.
Il collegamento in streaming di chirurgia oculare 3D è il secondo, dopo quello di maggio.
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