L'altra faccia del Pd: la senatrice Ricchiuti a Monza per dire no al referendum

MONZA - Un incontro nella sede provinciale della Cgil (in via Premuda) per spiegare le ragioni del no al referendum costituzionale. E' organizzato dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti (Pd), che non condivide i contenuti della riforma e che invita i cittadini a difendere la democrazia

Le ragioni del “no” al Referendum Costituzionale. Sarà questo l’oggetto della discussione in programma domani, lunedì 26 settembre con inizio alle 21, nella sede di Monza della Cgil (via Premuda).
 
Tra i relatori Roberto Zaccaria, professore di Diritto costituzionale all'Università di Firenze e il senatore Paolo Corsini.  A organizzare questo appuntamento la senatrice brianzola Lucrezia Ricchiuti, una delle parlamentari del Partito Democratico che ha scelto di votare no al progetto di riforma costituzionale.
 
“La nostra posizione di contrarietà – spiega Ricchiuti – si radica in un’idea più ampia di libertà e partecipazione e nella voglia di promuovere una stagione democratica di qualità più alta”. In una lettera aperta pubblicata su lameglioitalia.it la senatrice spiega che la riforma “è nata in modo frettoloso e superficiale” ed è proseguita grazie ad una serie di “forzature”.

Secondo il fronte del “no”, infatti, il “nuovo” Senato sarebbe un  “consesso di notabili nominati” e le sue funzioni sono confuse e prive di adeguate garanzie, se non “l’assurda estensione dell’immunità parlamentare che hanno i deputati".
 
Infine, “nel procedimento legislativo viene ridotto lo spazio dell’iniziativa e viene introdotto il voto a data fissa, estraneo alla tradizione parlamentare italiana, che riduce la Camera dei deputati a un luogo di mera ratifica delle decisioni del Governo e ne svilisce il ruolo di verifica, di dibattito e di rappresentanza”.
 
A preoccupare la senatrice Ricchiuti è anche il combinato disposto Riforma Costituzionale-legge elettorale. Con l’Italicum, infatti, si avrebbero fino a 450 “nominati” su 730 parlamentari.
 
“Dobbiamo mobilitarci - afferma la senatrice Ricchiuti - e stimolare una larga partecipazione di cittadini e di tante forze e sensibilità di cui il Pd e il centrosinistra sono ricchi per storia, valori e insediamento sociale, in modo da far percepire realmente che  il prossimo referendum è davvero un appuntamento cruciale per le sorti della nostra democrazia”.


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui