La Lega contro il Prefetto: “Provi a vivere nella palazzina di via Asiago”
MONZA - Toni sempre aspri per la vicenda dei migranti ospitati nella palazzina di via Asiago. La Lega Nord, oltre all'arrivo dei nuovi ospiti, non ha gradito le dichiarazioni rassicuranti della Prefettura. E invita direttamente il Prefetto a provare a vivere nell'immobile per rendersi conto della situazione
La vicenda dei 126 richiedenti asilo ospitati in una palazzina di via Asiago continua ad alimentare le polemiche. Dopo che all’inizio della settimana sono arrivate nel quartiere di Casignolo persino le telecamere della trasmissione televisiva di Rete4 “Dalla vostra parte” raccogliendo le lamentele delle poche famiglie italiane che risiedono nel condominio, adesso la Lega Nord sale nuovamente sulle barricate.
A far infuriare il Carroccio le dichiarazioni del prefetto di Monza Giovanna Vilasi che ha affermato che la situazione è sotto controllo e che non c’è alcun motivo per essere preoccupati.
Sulla vicenda interviene senza mezzi termini il segretario cittadino della Lega Nord, Federico Arena, che polemizza contro il Prefetto e contro il sindaco. Invitando il prefetto a trasferirsi nella palazzina di via Asiago per conoscere da vicino le lamentele dei residenti.
“A questo punto, considerate le dichiarazioni in cui si dice che è tutto tranquillo e sotto controllo e che non c'è nessun motivo per essere preoccupati, propongo al Prefetto di trasferirsi in quello stabile per un mese per capire cosa vuol dire – commenta Arena - Del resto, nonostante sostenga che le case non abbiano subito deprezzamenti, ci sono ancora molti locali liberi che non si riescono a vendere. Inoltre devo constatare che le dichiarazioni del Prefetto sono già state smentite dai fatti: martedì sera si è reso infatti necessario l'ennesimo intervento della Polizia di stato per placare dei disordini, insorti a seguito di una discussione tra i richiedenti asilo e i responsabili della società che li gestisce. Il Prefetto ha poi tentato di scaricare le colpe sui comuni che non accettano di ospitare i richiedenti asilo, quindi viene naturale dedurre che il sindaco di Monza non si è in nessun modo opposto, per mettere quantomeno dei limiti, allo scempio che questa "accoglienza" indiscriminata sta generando, scontentando tutti, sia i cittadini che i richiedenti asilo. Un'altra di come questa amministrazione sia inadatta a governare la nostra città".
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