La maleducazione non va in vacanza: città utilizzata come discarica

MONZA - Rifiuti abbandonati. Continuano ad arrivare le segnalazioni da parte dei lettori riguardo agli episodi di inciviltà. Discarica nel prato che costeggia l'istituto Mapelli, addirittura una lavatrice in via Rigamonti nel quartiere di San Donato

L’inciviltà e la maleducazione, purtroppo, a Monza non sono andate in vacanza. E proseguono le segnalazioni – questa volta da parte di comuni cittadini – di discariche a cielo aperto e soprattutto della presenza del lavoro notturno delle prostitute.

Prima area calda quella al confine con Villasanta, nel prato che costeggia l’istituto Mapelli. Un lettore ci ha inviato un reportage fotografico tutt’altro che lusinghiero: cartoni, bottiglie di plastica, sacchi pieni di foglie secche, immondizia, sacchi neri dell’indifferenziata tutto bellamente abbandonato come se fosse la discarica. Poi c’è anche chi ha abbandonato i rifiuti già suddivisi in sacchi della differenziata con tre grossi sacchetti trasparenti della plastica. In quell’area  il lettore ci segnala la presenza, magari meno visibile dalle immagini, dei resti del lavoro delle prostitute – sia donne sia transessuali – che anche lungo quella strada da qualche tempo hanno iniziato a lavorare.

Fazzoletti di carta, profilattici, salviettine deumidificate, a testimonianza che quel luogo appartato di notte si anima.

La maleducazione poi è di casa anche in via Rigamonti, una traversa di via Bramante da Urbino nel quartiere di San Donato. Questa volta l’incivile di turno non ha abbandonato i rifiuti in un’area nascosta. Tutt’altro, ha lasciato tutto in bella vista sul marciapiede, riprendendo una vecchia abitudine di quella zona dove – come ci segnala il nostro lettore che ci ha inviato la foto – c’è qualcuno che si diverte ad utilizzare il marciapiede come pattumiera. Questa volta oltre ai sacchi di plastica pieni di rifiuti, anche pezzi di arredo, una lavatrice, un materasso e persino un carrello della spesa.

B.Api.


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