La proposta di Arbizzoni: "Rilanciamo lo stadio per eliminare le buche e la prostituzione"

MONZA - Andrea Arbizzoni ci riprova. Il candidato di Fratelli d'Italia, che sostiene la candidatura di Dario Allevi, ripropone l'idea di uno stadio Brianteo non solo come tempio del calcio, ma come "contenitore" di eventi. Per eliminare il degrado e allontanare la prostituzione

L’idea la lancia Andrea Arbizzoni, candidato di Fratelli d’Italia, che sostiene Dario Allevi per la corsa alla poltrona di primo cittadino a Monza. Non un’idea estemporanea, ma il frutto di un progetto che Arbizzoni aveva già avviato ai tempi del suo assessorato allo Sport e al Turismo durante la Giunta Mariani. Quando d’estate aveva trasformato il tempio del calcio cittadino in una discoteca con eventi, bar e animazioni richiamando tantissimi ragazzi. Un’esperienza però durata poco perché i residenti avevano promosso una raccolta di firme. La musica era troppo alta e creava problemi. Alla fine allo stadio era stato messo il silenziatore.

Ma Arbizzoni non si arrende ed è certo che “è meglio avere qualche telecamera in meno, ma qualche evento in più in città – spiega – Quell’estate il problema della prostituzione vicino alla stadio era stato risolto. Logicamente vita, animazione e costante presenza di persone allontanavano i clienti”.

Il capolista di Fratelli d’Italia è certo che una buona movida è anche un deterrente per allontanare delinquenza e cattive frequentazioni. “Molto meglio una città viva piuttosto che silenziosa e buia”, ribadisce.

E' certo che quel suo progetto accolto con piacere dai ragazzi che da anni lamentavano e lamentano una Monza non a misura di giovani, troverebbe accoglimento anche dall’attuale dirigenza del Calcio Monza. Arbizzoni è un grande tifoso dei biancorossi e lancia la proposta direttamente ai proprietari della società.

“Lo stadio Brianteo potrebbe essere non solo il tempio del calcio, ma anche contenitore di eventi e di manifestazioni durante l’anno – precisa - Con investimenti anche per la sistemazione del parcheggio oggi trasformato in discarica a cielo aperto, ma anche in deserto d’asfalto con vere e proprie dune e in alcuni tratti profonde voragini”.

Un problema che da anni ribadiscono tifosi e residenti: il parcheggio del Brianteo va sistemato, ma c’è un continuo passarsi la palla di competenza tra proprietà e Comune.

Barbara Apicella


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