La risposta del Comune al disagio: progetti per tossicodipendenza, alcolismo e ludopatia
MONZA - Tante persone da aiutare, tanti fenomeni sociali da combattere. L'amministrazione comunale ha messo in campo numerosi progetti, presentati nei giorni scorsi dal vicesindaco Cherubina Bertola. Con un grazie alle realtà cittadine che collaborano
Non hanno solo bisogno di un pasto, di una casa o di abiti. I monzesi hanno anche bisogno di prevenzione e di intervento per sostenere quella fragilità psicologica che, non sempre, deriva da un disagio economico.
Da qui la scelta dell’amministrazione comunale di intervenire con alcuni progetti – che verranno avviati nei prossimi mesi – di prevenzione e di sostegno alle persone finite (o che rischiano di finire) nel tunnel della ludopatia, dell’alcol e della tossicodipendenza. L’iniziativa, presentata nei giorni scorsi dal vicesindaco Cherubina Bertola, prevede l’intervento di diversi figure tra loro coordinate.
Il primo progetto riguarda il contrasto all’accattonaggio e allo sfruttamento dei minori e degli animali con gli interventi di operatori sociali e di vigili formarti ad hoc.
Un’altra grande piaga cittadina è la dipendenza alla quale il Comune intende rispondere con l’apertura di un centro di accoglienza diurno rivolto ai tossicodipendenti e agli alcolisti con la promozione di iniziative di inclusione sociale e di assistenza sanitaria.
Grande attenzione anche alla piaga della ludopatia che sta mietendo vittime – sia tra i giovani che tra gli anziani – anche nella città a Monza dove in molti dilapidano stipendi, paghetta o pensione alle slot e nei casino on line. A tale proposito il Comune inaugurerà nel quartiere di San Carlo-San Giuseppe uno sportello di consulenza e di ascolto sia per i familiari sia per le persone cadute in questo dramma.
Infine un progetto ad hoc pensato per il quartiere Cederna-Cantalupo dove il disagio, soprattutto giovanile, nell’ultimo anno è sensibilmente aumentato con atti di vandalismo e numerosi ragazzi che bighellonano da una parchetto all’altro con il rischio di incappare in cattive compagnie. L’amministrazione al proposito chiede l’intervento diretto dei residenti invitati a segnalare i casi più gravi con il tempestivo intervento dei servizi sociali.
Nel frattempo la vicesindaco ha stilato il bilancio degli interventi promossi nel corso del 2015 a sostegno delle fasce di popolazione più debole.
Ecco i numeri: quasi 30 mila i pasti gratuiti forniti nelle mense allestite dal Comune (circa un’ottantina al giorno), 2.700 i pernottamenti garantiti nella struttura Spazio 37 di via Borgazzi durante i mesi invernali e 400 gli ospiti che nel corso di tutto l’anno hanno soggiornato nell’asilo notturno di via Raiberti. Infine 180 le persone che si sono rivolte allo Spazio Anna, lo sportello di orientamento al lavoro, disbrigo pratiche burocratiche, consulenze sociali e sanitarie.
Un lavoro importante reso possibile grazie al grande lavoro svolto dalla catena di solidarietà con i volontari della Croce Rossa, i City Angels, gli Scout, i volontari civici e semplici cittadini che hanno garantito 4 mila ore gratuite di servizio e di aiuto (circa 10 ore al giorno).