La strage di Manchester scuote la politica monzese. E Agostino D’Antuoni (capolista di “Io Cambio”, la lista civica che insieme a “Monza con Maffè” sostiene la candidatura del medico) va dritto al problema.

Senza giri di parole, senza immagini di cordoglio, senza la retorica che spesso in queste circostanze invade la rete. Un messaggio secco e lapidario sul profilo Facebook della lista “Io Cambio Monza”.

“Moriremo ancora per mano nostra – è il titolo del post firmato dall’avvocato monzese -. È il destino che ci attende. Perché continuiamo a parlare di terroristi. E non di una religione assassina. Dove sono oggi i saggi dell’accoglienza? Dove sono le braccia aperte al mondo musulmano? La mano nascosta dietro la schiena è macchiata. Il sangue non ha colore se è inglese? Oggi bambini e adolescenti della porta accanto. Domani potrebbero essere i vostri figli. Forse allora capirete”.

Un post che certamente scatenerà polemiche alle quali, D’Antuoni, siamo certi risponderà per le rime. In questa campagna elettorale si è dimostrato sempre negli incontri pubblici, così come sulla rete, diretto e schietto, senza il timore di esporre la propria posizione.

Come successo ieri pomeriggio quando, ironia della sorte, proprio alcune ore prima della strage di Manchester aveva severamente criticato la presenza di candidati islamici radicali nel Pd. Una critica nei confronti di un esponente dei Giovani Musulmani d’Italia in lista nel Partito democratico per le amministrative dell’11 giugno a Sesto San Giovanni. Un post che letto all’indomani fa seriamente riflettere.

“Il candidato consiglia via Facebook la visione del video di predicazione di Tareq Al Suiwaidan – si legge sempre nel post scritto da Agostino D’Antuoni – “Tutte le madri della comunità islamica dovrebbero allettare i propri figli con l’odio verso i figli di Sion. Li odiamo sono i nostri nemici. Dobbiamo installare questo nel cuore dei nostri figli fino a che sorga una generazione che li cancellerà dalla terra. E poi sostegno a chi considera l’11 settembre un complotto: sua madre. Bene votate Pd anche a Monza. Sono gli stessi che vogliono la moschea. Nella città della Corona Ferrea. Votate Scanagatti. Votate….”.