Martinetti: "Recintare i Boschetti per combattere spaccio e criminalità"

MONZA - Alzare un muro ai Boschetti Reali. Ovviamente elegante e fatto con gusto. E' la proposta di Anna Martinetti, consigliere comunale, suggerisce questa soluzione per contrastare la microcriminalità e lo spaccio di droga

Contro spaccio, microcriminalità, presenza di pusher a tutte le ore del giorno la soluzione ai Boschetti Reali di Monza è alzare un muro. O meglio realizzare un bel recinto, sorvegliato da custodi e volontari per garantire un accesso sicuro e sereno alle tante famiglie che ormai non vanno più ai boschetti per paura di incappare in brutte frequentazioni.

Un sogno – declinato in  provocazione – quello lanciato dalla consigliera comunale Anna Martinetti, sostenitrice della lista civica “Monza con Maffè” che appoggia  il noto ematologo in corsa per la poltrona di sindaco.

“Recintare i boschetti: vi sembra un’idea folle? – scrive sul profilo facebook dell’associazione “Andiamo ai boschetti”  dove è anche consigliera – All’interno si potrebbero fare aree giochi per i bambini e un’area cani ben separate. Con un orario di apertura e di chiusura, dei custodi anche volontari e dei punti di ristoro. Finalmente un giardino per la città ma vissuto dai suoi cittadini!”.

Un’idea nata dopo una recente visita in alcuni giardini dell’Emilia Romagna. “Giardinetti recintati in modo elegante – ha spiegato – Agli ingressi custodi, anche volontari, con giubbotti con il logo del Comune. Aree verdi molto curate, con spazi dedicati ai bambini, angoli riservati  ai cani. Dove le famiglie possono tranquillamente trascorrere qualche ora”.

Ai boschetti monzesi però la situazione non è così. “Ormai i pusher hanno preso il dominio di tutta l’area, occupando spesso anche le panchine dove sono sedute altre persone – continua – Molti ormai non li frequentano perché scoraggiati dalla presenza di questi volti poco raccomandabili”.

Da qui l’idea di recintarli. “Per una questione di protezione e controllo – precisa – Per restituire questa bellissima area verde che collega il centro con la villa reale ai monzesi, alle famiglie, agli anziani. E non come oggi accade agli spacciatori che difficilmente lasceranno quella zona dove arrivano tutti i clienti. Questo è il mio sogno: se lo hanno fatto in Emilia, perché non proporlo anche a Monza?”.

La parola finale, però, spetta alla Sopraintendenza.


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui