Mercato immobiliare: dati confortanti a fine anno, ma non abbiamo ancora superato la crisi
MONZA - Non aumentano i prezzi, ma le vendite delle case sì. Il fatturato delle agenzie quest'anno è in crescita del 6 per cento. Lo rivela la Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d'affari) che fa il punto anche sugli affitti e sulle stime per il 2017
Il mercato immobiliare chiude il 2016 in ripresa con tempi di vendita più contenuti, trattative più veloci e minore trattabilità dei prezzi. Prezzi che sono rimasti pressoché immutati, ma i fatturati della agenzie immobiliari registrano un aumento del 6 per cento. Questi dati positivi fanno sperare anche a un innalzamento dei prezzi rispetto a questi anni di profonda crisi.
Un risultato confortante quello presentato nei giorni scorsi dalla Fimaa di Milano Monza e Brianza, il Collegio agenti d’affari in mediazione.
Il futuro appare certamente più roseo: le previsioni per le compravendite su Milano città, secondo i preconsuntivi della Fimaa, registrano un segno positivo: più 22 per cento per il capoluogo meneghino , più 20 per cento per i Comuni minori della provincia.
In centro sono gettonati gli appartamenti in stabili d’epoca ristrutturati.
Per quanto riguarda invece i comuni minori dell’Area metropolitana milanese il 2016 si è chiuso più o meno come il 2015, anche se quasi un agente immobiliare su due ha riscontrato un mercato più dinamico. I prezzi sono stabili in tutte le localizzazioni, anzi, a differenza di quanto riscontrato nella città, si può dire che in alcuni casi sono stati segnalati lievi ritocchi verso il basso, a causa di una disponibilità a trattare, da parte dei proprietari e, specie per immobili datati.
Per quanto riguarda i contratti di affitto gli agenti immobiliari brindano alla fine di questo 2016: il 57 per cento degli agenti immobiliari associati Fimaa Milano Monza e Brianza ha dichiarato di avere stipulato più contratti di locazione rispetto all’anno precedente e il 43 per cento si è espresso per un mercato prevalentemente stabile.
I canoni sono poco trattabili purché gli appartamenti siano in buone condizioni. I costi netti per i bilocale oscillano da 550 euro al mese (più 100 o 200 euro di spese condominiali) per le zone esterne alla circonvallazione. In centro invece l’affitto per un appartamento di 150 metri quadrati in uno stabile di pregio ristrutturato schizza a 2.500 euro al mese più le spese condominiali.
È ottimista e soddisfatto Enzo Albanese, presidente Fimaa Milano Monza e Brianza, malgrado anche il mercato immobiliare non sia ancora uscito completamente dalla crisi.
“Nel residenziale si assiste a una grande dinamicità delle transazioni ciononostante lo stock d’invenduto non accenna a diminuire. La causa è da ricondurre al fatto che sul mercato viene continuamente immesso prodotto nuovo e di qualità a un prezzo sempre più concorrenziale rispetto a quello dell’usato, che quindi rimane invenduto e si accumula nel tempo. I prezzi andranno via via stabilizzandosi, in un’ottica di sconto che è destinata a ridursi sempre più. La modalità d’acquisto privilegiata, invece, rimane ancora il mutuo, che ha raggiunto condizioni mai così vantaggiose per gli acquirenti. Se il comparto del lusso viaggia su binari propri e non conosce crisi, il social housing rimane ancora una fetta troppo marginale del mercato”.
Ma che cosa cercano gli acquirenti? “Caratteristica imprescindibile per l’immobile di oggi è la qualità – prosegue Albanese - Chi compra casa non può permettersi passi falsi né scelte avventate, dal momento che l’abitazione è diventato il grande investimento della vita, difficile da sostituire nel breve tempo. La qualità è l’unica garanzia di durata dell’investimento nel tempo e sarà sempre più il driver del futuro”.
Barbara Apicella
Barbara Apicella
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