Minniti in città: elogia l’accoglienza diffusa di Scanagatti, ma glissa su via Asiago

MONZA - Ieri Marco Minniti, Ministro degli Interni, è intervenuto al Binario 7 per sostenere la candidatura di Renzi alle primarie del Pd. E' stata l'occasione per parlare di sicurezza, con qualche accenno anche a Monza. Ma alle domande dei giornalisti su via Asiago, ha risposto con un saluto

Il ministro Marco Minniti in città per parlare di sicurezza, ma al termine dell’incontro tra saluti e strette di mano ai militanti sfugge dai giornalisti che gli chiedono ulteriori chiarimenti su via Asiago.

Si è conclusa così la visita monzese del Ministro degli Interni  che ieri pomeriggio al Binario7 ha invitato i militanti a partecipare numerosi domani (domenica 30 aprile, ndr) alle primarie del Pd scegliendo come leader Matteo Renzi.

Un’ora intensa e non stop quella al teatro cittadino davanti a una platea, non certo da tutto esaurito: forse l’orario scomodo, forse il giorno non dei migliori, forse anche che non tutti i piddini monzesi caldeggiano la riconferma di Renzi.

Il  ministro, sul palco insieme al sindaco Roberto Scanagatti e al segretario regionale Alessandro Alfieri, ha parlato di sicurezza, immigrazione, futuro del partito e dell’Italia.

“Noi dobbiamo occuparci di politiche di sicurezza – ha iniziato facendo riferimento a una recente visita in una periferia romana – perché riguardano la gente e il popolo. Dobbiamo tutelare i più deboli perché chi ha i soldi non va a vivere in periferia. Dobbiamo recuperare le periferie. Una democrazia impaurita è più debole e fragile: ci sono apprendisti stregoni che giocano sulla paura,  su questo elemento si gioca la democrazia del nostro Paese”.

Poi un preciso piano sulla sicurezza con un progetto di collaborazione tra Stato e sindaci. Oltre alla presenza delle forze dell’ordine sul territorio, fondamentale anche il recupero di quel sentimento di ordine e di pulizia.

“Una piazza è sicura non soltanto se c’è la presenza della macchina della polizia – ha continuato – Ma anche se quella piazza è illuminata e se c’è un arredo urbano. Di questo devono occuparsi i sindaci. Il controllo del territorio, l’ordine pubblico, lo sviluppo urbanistico: questi sono argomenti che non possiamo lasciare agli altri, sono nel nostro dna”.

La sicurezza – effettiva e percepita – sono poi stati al centro del discorso del Ministro. “Non basta snocciolare statistiche che anche in questo territorio confermano una significativa diminuzione dei reati – ha proseguito – Se le persone si sentono insicure, noi dobbiamo farci sentire ancora più vicini, senza bisogno di particolari esibizioni muscolari ma facendo fino in fondo il nostro dovere”.

E in tema di sicurezza Minniti ha portato buone nuove per i monzesi che frequentano la stazione, considerata una dei luoghi più pericolosi della città ieri presidiata da decine di agenti in divisa e in borghese.

“La postazione della Polfer di Monza sarà spostata in una posizione più centrale e visibile – ha annunciato -   Inoltre nel progetto tra Polizia ferroviaria e Trenord teso a rendere gli scali più sicuri quello monzese sarà uno dei principali”.

Il Ministro è poi intervenuto sul tema dei migranti. “Monza è una città dell’accoglienza – ha continuato – Dobbiamo costruire un modello di accoglienza diffusa , tenendo presente i diritti di chi viene accolto e i diritti di chi accoglie. Questi due elementi vanno tenuti insieme altrimenti si separa la società e c’è qualcuno che gioca a sfasciare la democrazia. Se tutti i Comuni accogliessero avremmo risolto il problema”.

Caldeggiando il modello di accoglienza  diffusa ed evitando quindi situazioni di ghettizzazione. Proponendo anche modalità di integrazione dei migranti.

“Coloro che vengono accolti possono essere impiegati in lavori di pubblica utilità facendo così cadere anche la diffidenza  – ha proseguito - Noi siamo accoglienti nei confronti di chi sfugge dalla guerra, dalla carestia,siamo accoglienti con chi rispetta le leggi e severi con chi le viola”.

Promettendo anche di esaminare il caso monzese di via Asiago dove ad oggi come spiegato dal sindaco Roberto Scanagatti sono accolti 85 richiedenti asilo  che, come ha ricordato il primo cittadino “sono ancora troppi”.

Ma Minniti ha promesso un intervento, senza però scendere nei dettagli o illustrare precise intenzioni di azione. “Il problema va affrontato e risolto – ha promesso il Ministro – Quella non è integrazione ma una situazione di emergenza. Quando ci si occupa dei richiedenti asilo non si deve dimenticare né di chi ospita né di viene ospitato”.

Concludendo il suo intervento con un forte invito a votare domenica l’ex premier. “Noi abbiamo una leadership giovane, forte riformista e autorevole che si chiama Renzi, è una garanzia per il futuro del nostro Paese”.

Barbara Apicella


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