“Noi dobbiamo parlare alla testa e al cuore della città, non alla pancia. Riusciremo a portare a Monza la metropolitana, siamo forti di una nostra identità, che non esclude ma che porta al dialogo e all’apertura. Non abbiamo né padrini né padroni, ma andiamo avanti con il nostro modo di essere. In questi cinque anni non abbiamo tagliato di un euro il budget delle politiche sociali, sempre preoccupati di chi faceva più fatica”.

È stato chiaro Roberto Scanagatti sabato mattina al cinema Capitol dove ha ufficializzato la sua candidatura a correre per il secondo mandato di sindaco di Monza.

Scanagatti, affiancato da volti storici del Pd e da nuove leve e sostenuto in sala anche dalla presenza del Presidente della Provincia Gigi Ponti e da diversi esponenti democratici della Brianza, ha ufficializzato l’avvio della corsa per lo scranno di primo cittadino.

“Monza, ci siamo”: questo lo slogan scelto per la campagna elettorale 2017. Per il programma è ancora presto, ma Scanagatti ha annunciato uno dei temi chiave: portare la metropolitana a Monza così da favorire anche l’attrattiva turistica, commerciale e di investimento. Promettendo “una campagna elettorale basata su fatti, idee, senza scendere a polemiche e insulti perché la città non merita questo. Per cinque anni abbiamo discusso di persone, non di case e il nostro livello di confronto è sempre avvenuto in un clima sereno”.

In sala, attorniato dalla sua Giunta, anche tanti volti noti del mondo della politica e del volontariato monzese vicini al centrosinistra, oltre a qualche componente dell’opposizione.

Due ore intense durante le quali sono stati proiettati alcuni video realizzati in città e nei centri civici intervistando le persone e chiedendo i punti forza e di debolezza della città.

Poi sul palco a sostenere Scanagatti anche quattro testimonial che hanno ripercorso il lavoro svolto dalla Giunta uscente in diversi settori: Stefania Balliana presidente del Comitato Genitori San Fruttuoso che è intervenuta sulla scuola, Matteo Raimondi studente che ha parlato del rapporto della Giunta con i giovani, Livia Porta pediatra tra le fondatrici dell’Associazione Amici dei Musei e oggi presidente dell’Associazione Giosuè Carducci di Como  che ha elogiato il lavoro in ambito culturale, e infine Renato Mattioni segretario della Camera di Commercio di Monza e Brianza che ha analizzato lo sviluppo delle imprese sul territorio.

Poi una carrellata di interventi politici. Ad aprire Alberto Pilotto, segretario cittadino del Pd che ha ribadito l’impegno di portare la metropolitana a Monza e il lavoro svolto in questi cinque anni anche in tema di valorizzazione del Parco, della Villa Reale, della via Bergamo con l’inaugurazione del sottopasso ciclopedonale e del tunnel di viale Lombardia. “È un sollievo la ricandidatura di Roberto Scanagatti – commenta -. È una persona onesta e concreta, che è stato in grado di prendere decisioni difficili, di tenere le relazioni con chi conta, è un monzese tra i monzesi, l’uomo giusto al posto giusto”.

Sempre in casa Pd è poi salito sul palco Giovanni Vergani, portavoce del Circolo 1 Pd, che ha lanciato la proposta di “istituire un assessorato delle piccole cose, ai piccoli problemi e alle esigenze che emergono nei quartieri”.

A sostenere la candidatura di Scanagatti anche i partiti di maggioranza: sul palco parole di elogio anche da parte di Laura Morasso consigliera comunale della lista civica “Città Persone” che ha ricordato l’impegno nell’accoglienza e nell’abbattimento delle barriere, e Alessandro Gerosa, consigliere comunale di Sel che ha elogiato l’impegno nella gestione delle case comunali.

La presentazione di Scanagatti è stata anche l’occasione per dare avvio alla campagna di reclutamento di nuove leve e di raccolta fondi per sostenere la campagna “Monza, ci siamo”.

Ad oggi a Monza i candidati ufficiali per le amministrative 2017 sono due: Roberto Scanagatti e Paolo Piffer con la sua lista civica. Nel centrodestra Dario Allevi ha confermato la sua disponibilità, con l'avallo di Silvio Berlusconi. Ma l'ufficialità, a oggi, manca ancora.

Barbara Apicella


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