Nasce MonzaHub, il primo coworking per creativi e comunicatori alla ricerca di nuove sfide

MONZA - Dalla fantasia e dall'esperienza di Alessandro Nappi, con il supporto della moglie Valentina Arlati e del web designer Luca Proserpio nasce "MonzaHub": una fucina di idee e di creatività, per dare spazio a tutti, nella convinzione che fare gruppo sia la ricetta migliore per sconfiggere la crisi

Strana la vita. Quell’ex mattatoio di Monza, dove per anni nonna Mariuccia ha lavorato, adesso è stato trasformato dal nipote Alessandro in una fucina di idee, creatività, relazioni e nuove opportunità lavorative per chi opera nel mondo digitale e creativo.

È questa la bizzarra casualità alle origini di MonzaHub un “coworking” fuori dal comune ricavato nei capannoni della ex Simmenthal (in via Monte Pasubio 7, una traversa di via Borgazzi) da un’intuizione di tre giovani liberi professionisti monzesi, tutti classe 1989, tutti intenzionati a regalare ai coetanei (ma non solo) impegnati nel settore della comunicazione e della creatività spazi lavorativi pensati ad hoc per loro.

Perché, si sa, che a chi lavora tanto con l’immaginazione lo spazio circostante è spesso motivo di ispirazione.

Tutto nasce dalla passione di Alessandro Nappi (esperto di pubblicità on line), della moglie Valentina Arlati (grafica e interior designer) e di Luca Proserpio (web designer). Il gruppo, che già lavora insieme nel progetto dell’agenzia di comunicazione on line FrequenzaWeb, da tempo  coltivava l’idea di realizzare per i coetanei creativi quello spazio di coworking che stimola, non solo i rapporti professionali, ma anche la  vivacità mentale.

“Non tutti, soprattutto oggi, possono permettersi un ufficio – spiega Alessandro – E lavorare in casa soprattutto nel mondo della comunicazione spesso è controproducente. Bisogna stabilire rapporti, stringere contatti, uscire dalle quattro mura”.

Ma per andare dove, e soprattutto come stimolare spesso fantasia e creatività?

Il colpo di fortuna è arrivato quando Alessandro, Valentina e Luca hanno trovato quel grande capannone, posizionato in una zona strategica, completamente vuoto e quindi da riempire con la loro fantasia.

Dando vita a un hub luminoso e polivalente dove oltre a lavorare è possibile riunirsi anche per corsi, organizzare riunioni o feste private, ma anche ammirare le opere d’arte esposte da giovani artisti emergenti della zona in un costante turn over  di nomi e di quadri.

I tre ragazzi hanno perciò creato uno spazio lavorativo a misura di creativo. Perché oltre alle venti postazioni, alla sala riunioni, alla sala video call e al megasalone di 200 metri quadrati non è da tutti avere nel proprio ufficio anche un’altalena dove dondolarsi magari alla ricerca dell’ispirazione, un calcio balilla dove scaricare  la tensione dopo aver consegnato un lavoro importante, o ancora rilassarsi ammirando un Ficus Benjamin nel centro della stanza.

Poi magari non si ha il tempo di tornare a casa per il pranzo o per la cena, e allora invece del solito panino ingurgitato davanti alla scrivania è possibile cucinarsi  qualche manicaretto essendo il grande hub dotato anche di una cucina.

“Siamo orgogliosi di aver dato vita a questa nuova avventura che, ci auguriamo, sia anche una fucina di rapporti e di nuove collaborazioni – commenta  Alessandro – In un unico spazio abbiamo condensato tutti quegli spazi lavorativi che spesso a un professionista servono, ma non ha a portata di mano”.

Far crescere i creativi, questo l’obiettivo del team. “Può sembrare strano eppure questo spazio è pensato per chi magari in questo momento è alla ricerca di collaborazioni e di dare nuova linfa al  lavoro – continua – Stare a casa non porta contatti, un ufficio tutto proprio costa troppo. Qui invece trova lo spazio, ma anche i rapporti umani, la collaborazione, la possibilità di stringere amicizie e nuove avventure lavorative”.

Stimolare quella socialità tradizionale che spesso i social, anche se hanno abbattuto virtualmente, in realtà hanno annullato e nei tempi di facebook, Instagram, Internet ampliare conoscenze e collaborazioni alla vecchia maniera del vis à vis diventa, non solo una sfida, ma la nuova (o meglio vecchia) modalità per far decollare il proprio lavoro.

“Fare gruppo – conclude Alessandro –. È questo il nostro sogno, è questa la nostra sfida. Nella certezza che malgrado la crisi, lavorare in un ambiente giovane, creativo e stimolante è una marcia in più per raggiungere nuovi obiettivi”.

Per contatti visitare il sito www.monzahub.it, la pagina Facebook, o telefonare al 347.7128514.

Barbara Apicella


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