I defibrillatori arrivano negli oratori perché in uno dei luoghi più frequentati dalla comunità locale, soprattutto con l’approssimarsi dell’estate e l’avvio dei Grest, non ci sia il rischio di dover piangere una morte che sarebbe stato possibile evitare.

Un progetto innovativo quello presentato settimana scorsa e che vede la collaborazione di “Philips Foundation”, “Croce Rossa Italiana” e “Brianza per il cuore”. Tre realtà molto presenti e amate in città. 

Il progetto, denominato “Health for Life” si pone il duplice obiettivo di intervenire  tempestivamente in caso di arresto cardiopolmonare utilizzando (previa formazione di personale che lavora  in oratorio) l’adulto o il bambino che viene colpito da infarto, e al tempo stesso di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di intraprendere uno stile di vita e un’alimentazione corretta. Nozioni che i giovani alunni poi trasmettono anche ai genitori e ai familiari.

L’iniziativa prevede la donazione dei defibrillatori semi - automatici agli oratori cittadini e progetti di formazione e informazione rivolti agli adulti e ai ragazzi. Con due momenti uno di addestramento a cura dell’associazione “Brianza per il cuore” e rivolto al personale che lavora negli oratori affinché sia in grado di utilizzare correttamente il defibrillatore al momento dell’emergenza. Dall’altro con “Croce Rossa” con  la diffusione di pratiche di primo soccorso e la promozione attraverso esperti nutrizionisti di una sana e corretta alimentazione, principale strumento di prevenzione alle malattie cardiovascolari. Queste attività saranno organizzate nel corso dell’oratorio estivo, al termine della scuola, momento di massima frequentazione delle strutture parrocchiali.

L’idea nasce in risposta all’esigenza di adeguare gli oratori al decreto Balduzzi del 2013 che definisce le linee guida per la dotazione e l'impiego, da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici. Gli oratori infatti sono strutture molto popolate e con potenziale di rischio poiché spesso viene praticata attività sportiva non agonistica. Grazie a questa importante iniziativa a partire da ora diventano ambienti “cardioprotetti”.