Parisi lancia la candidatura di Maffè “Sarà il nuovo e il determinante alle elezioni dell’11 giugno”

MONZA - Un supporter d'eccezione per Pier Franco Maffè: in Sala Maddalena è intervenuto Stefano Parisi fondatore del movimento “Energie per l’Italia”. Con lui presente anche l'ex consigliere regionale Stefano Carugo

Toni pacati, nessuno slogan o comizi urlati: ma dritti al cuore dei cittadini di Monza. È il centro moderato che sostiene il candidato sindaco Pier Franco Maffè il futuro del centro destra italiano.

Questo il messaggio chiaro e diretto che è emerso lunedì sera in occasione dell’incontro pubblico in Sala Maddalena con Stefano Parisi fondatore del movimento “Energie per l’Italia” venuto a Monza per sostenere la candidatura di Maffè.

Poco, ma agguerrito,  il pubblico presente in sala. Dopo l’introduzione affidata a Stefano Carugo, la parola è poi passata ai due candidati della lista civica “Monza con Maffè”  (Anna Martinetti e Mirko Grignola) che hanno ribadito la scelta di sostenere il noto ematologo per quegli ideali e modalità di fare politica che nei cinque anni li ha accomunati in Consiglio comunale.

“Martinetti, Maffè e Monguzzi (Marco Monguzzi candidato alla lista civica “Monza con Maffè”, ndr) sono stati i tre mastini del consiglio comunale – ha ricordato Carugo – Hanno  fornito un importante contributo facendo opposizione”.  Il “cardiologo di Dio” si è spinto oltre definendo Maffè una sorta di Macron “che sta cercando di portare avanti un progetto moderato”.

Un progetto già ben chiaro e delineato nella mente di Stefano Parisi che, come aveva affermato poche ore prima Silvio Berlusconi durante la presentazione della lista di Forza Italia e l’investitura di Dario Allevi, vedrà in Monza  un primo importante banco di prova a livello nazionale.

“Il centro destra sta attraversando una fase di forte transizione – ha spiegato – Il nostro lavoro anticipa quello che succederà nella politica italiana nei prossimi anni.   Qui a Monza abbiamo scelto un candidato che parla con mondi che non si rifanno a una scelta conservatrice spartitoria tra i candidati. Come si fa a non rendersi conto che la forte spaccatura interna alla Lega Nord riguarda comunque tutto il centro destra? Salvini è più spregiudicato, ma Bossi aveva valori profondi sui quali non ha mai ceduto”.

Un’attenta analisi politica del ventennio di Berlusconi quella presentata da Parisi che ha ribadito che il futuro del centro destra è ben rappresentato a Monza dalla candidatura di Maffè. “Stiamo investendo sul futuro – ha proseguito – Nessuno ci garantisce posti ma stiamo cercando di risintonizzarci con il popolo. Dobbiamo essere molto determinati, non preoccuparci di quello che dicono di noi. Dobbiamo essere tenaci perché raggiungeremo risultati ben superiori rispetto a quello che immaginiamo”.

Il pubblico latitante  non ha spaventato Parisi e la coalizione di Maffè. “Non dobbiamo percorrere le strade della politica del passato – ha aggiunto – Dobbiamo tornare a una politica di qualità”.

Parisi crede molto nella scelta del candidato monzese. “È probabile che a Monza saremo determinanti - ha precisato – Non mi preoccupa se questa sera non siamo in tanti, il consenso di Maffè è elevato. A Monza saremo la novità, un soggetto che determinerà il futuro della città”.

Passando perciò il testimone al candidato che, con i suoi consueti toni moderati, diretti e chiari è pronto a giocarsi fino in fondo questa avvincente campagna elettorale. “Queste elezioni sono un’occasione per cambiare – ha  commentato Maffè  – Abbiamo costruito insieme un percorso e un programma che non sono stati decisi da qualche segreteria di partito milanese o romano. Noi stiamo mettendo insieme persone che rappresentano opportunità, mondi che magari prima facevano fatica ad incontrarsi.  Il nostro obiettivo è dare risposte ai bisogni dei cittadini ponendo al centro la persona e la famiglia”.

Una coalizione sostenuta anche dalla lista civica “Io Cambio” che nel suo capolista Agostino D’Antuoni non sempre si è trovata perfettamente sintonizzato con il “modus operandi” di Stefano Parisi. D’Antuoni ha ribadito l’importanza di parlare anche alla pancia della  gente stanca di una politica nella quale non si riconosce e che diserta. “Se c’è qualcuno che sta parlando alla pancia delle persone non significa che quelli che sta affrontando siano temi meno importanti – ha commentato – La gente ha bisogno di cambiamento”. Un cambiamento che, come ha commentato il candidato Marco Monguzzi, ha bisogno di coraggio. Una parola che però Parisi non ha pienamente condiviso, mentre è stata abbracciata dal capolista di “Io Cambio” che il giorno dopo, sulla sua pagina facebook, ha commentato “Coraggio è una parola vuota per qualcuno che vuole essere il nuovo. Vero. Quando non si hanno contenuti per gente come noi. Che camminiamo in mezzo alla strada”.


Barbara Apicella


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