Patto per il Welfare: 17 sottoscrittori nella sede della Provincia

MONZA - Giovedì nella sede della Provincia diciassette attori realtà del territorio si sono sedute attorno al tavolo per la firma del Patto per il Welfare. Il documento prevede un'attività coordinata per far fronte in modo più efficace alle necessità del territorio

Diciassette realtà attorno a un tavolo per firmare il Patto per il Welfare di Monza e Brianza. E' accaduto giovedì nella sede della Provincia. Un accordo che nasce da una volontà, condivisa anche dall’Assemblea dei 55 Sindaci MB, di coordinare le azioni dei Comuni, del terzo settore, del volontariato e del welfare aziendale, e dall’opportunità di condividere le buone pratiche del territorio anche per “definire in maniera partecipata criticità e bisogni”.

La finalità del documento guardare al futuro della “welfare community MB” in un disegno condiviso, sperimentando soluzioni innovative, anche in un’ottica di collaborazione con i cittadini e di rigenerazione dei beni comuni.

Sul documento le firme di: Provincia di Monza e Brianza; Comuni degli Ambiti di Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno e Vimercate; Co.De.Bri. Desio; A.S.C. Offertasociale Vimercate; CGIL Monza e Brianza; CISL Monza Brianza Lecco; UIL Monza e Brianza; Forum del III Settore di Monza e Brianza; Centro Servizi per il Volontariato di Monza e Brianza; Caritas Zona Pastorale V; Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus; Consorzio Comunità Brianza; Consorzio Sociale CS&L.
L’accordo 
 
Il tavolo di sistema welfare è l’organismo di governance, individuato per la partecipazione e la co-progettazione del Piano di Zona inter-ambiti dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza. In tutto 13 le aree di lavoro individuate nel documento: politiche abitative; politiche di contrasto della vulnerabilità e di sostegno del reddito; politiche della formazione e del lavoro; politiche per l’immigrazione e l’integrazione; politiche per l’integrazione socio sanitaria; politiche per la non autosufficienza; politiche per l’infanzia e la famiglia; politiche giovanili; azioni di sistema; azioni di valorizzazione di percorsi di reciprocità e mutualità; innovazione sociale; integrazione interdisciplinare territoriale; politiche educative e dell’istruzione.
 
Le priorità di lavoro saranno determinate a partire dall’analisi dei fenomeni emergenti e delle analisi dei bisogni condotte a livello territoriale, su proposta dei componenti del tavolo.


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