“Per rilanciare il trasporto pubblico basta giochi al ribasso nella sottoscrizione dei contratti”

MONZA - Impegnarsi per il rilancio del trasporto pubblico, ma con un sistema innovativo. E' quanto propone HQMonza che invita a riorganizzare i contratti tra enti e gestori dei servizi puntando soprattutto sull’utente, non solo sul tariffario al chilometro percorso.

Trasporto pubblico locale: questa volta non monta la protesta ma arrivano i suggerimenti, anche se la volontà a far cambiare mentalità (soprattutto alla Pubblica amministrazione) non è impresa semplice.

Eppure la proposta dell’associazione HQMonza è molto semplice, e visti i risultati di altre città che l’hanno abbracciata (Milano, Taranto e Savona) appare vincente: riorganizzare i contratti tra enti e gestori dei servizi puntando soprattutto sull’utente, sulle sue esigenze e non esclusivamente sul tariffario al chilometro percorso.

Il gioco al ribasso – non solo del tariffario ma anche del servizio erogato - rischia di far collassare il servizio, mandando in tilt non solo il trasporto (e il sistema nervoso degli autisti) ma anche le casse delle aziende che lo gestiscono.

L’associazione lancia la proposta di pensare ad incentivare l’utilizzo dei mezzi attraverso iniziative promozionali, migliorando e rinnovando il servizio e incentivando i tariffari. Non considerando più il trasporto pubblico locale come un costo sul bilancio della spesa pubblica, bensì come uno strumento anche per incrementare gli introiti.

Come ben chiarisce Isabella Tavazzi, presidente di HQMonza. “Il trasporto pubblico locale può essere un servizio che pareggia i conti o addirittura fa gli utili. È un mercato con buone potenzialità da affrontare come una sfida da impresa. Se non si fa questo continueremo a trovarci di fronte a periodici tagli insensati, mentre rimane immutato lo sperpero di denaro pubblico”.

B.Api.


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