Piano Territoriale di Coordinamento: la Provincia adotta la prima variante

MONZA - Prime correzioni al Piano Territoriale di Coordinamento. A quattro anni dall'entrata in vigore del documento, che resta invariato nei suoi tratti essenziali, sono stati apportate le prime modifiche con votazione all'unanimità

È stata adottata all’unanimità nei giorni scorsi, durante la seduta di Consiglio Provinciale, la variante alle norme del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia MB. Viene ratificato, dunque, il primo “tagliando” al Piano territoriale di coordinamento della Brianza approvato nel luglio 2013, che resta invariato nei suoi contenuti sostanziali e coerente con il progetto originario: la salvaguardia dello spazio aperto e la riqualificazione del paesaggio, l’attenzione al consumo di suolo coniugata con le esigenze di sviluppo, la promozione del recupero di aree e edifici dismessi e le nuove esigenze di produzione. L’impianto complessivo del piano – infatti - ha dimostrato solidità, reggendo in questi anni sia in ambito attuativo, sia in riferimento ai numerosi ricorsi giudicati in ambito di diritto.
 
Vale la pena ricordare in proposito che nel territorio MB le aree urbanizzate hanno già raggiunto il 54% del territorio complessivo, pari a 218 kmq. Per questo il Piano tutela il 91,9% della superficie restante, attraverso i vari strumenti di salvaguardia: Parchi Regionali, PLIS, Ambiti Agricoli Strategici, Rete Verde di Ricomposizione e Ambiti di Interesse Provinciale.
 
La variante adottata ieri riguarda esclusivamente le norme del piano con l’obiettivo di semplificare le procedure, snellendo alcuni iter amministrativi, aumentare l’efficienza e chiarire meglio la norma stessa, precisandone alcuni contenuti.
 
Le modifiche varate, condivise con gli stakeholder attraverso un percorso di consultazione preventiva, consentono da un lato di migliorare le procedure di attuazione e dall’altro di velocizzare taluni tipi di interventi garantendo, al tempo stesso, il controllo complessivo del rispetto delle strategie e della filosofia generale del PTCP.
 
A titolo esemplificativo in tema di semplificazione è introdotta una procedura agevolata dedicata alla correzione di errori materiali ed all’aggiornamento cartografico del PTCP (art.3) e sono stati ridotti i casi in cui le attuazioni delle previsioni urbanistiche dei Comuni necessitano di intesa con la Provincia (art.32 e art.34).

In termini di efficienza: le modalità semplificate di modifica del Ptcp sono state estese al recepimento dei contenuti di pianificazione concordati d’intesa con i Comuni (art.3, art.34).

In termini di precisazione in relazione ai Plis (Parchi locali di interesse provinciale) è stato puntualizzato il rapporto consequenziale tra la proposta comunale di nuovi perimetri, il loro formale riconoscimento, il rapporto/ricaduta sulla rete verde del PTCP.


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