Si lo sappiamo, non scopriamo nulla di nuovo: la domenica mattina dopo la movida l’area antistante il Nei e i giardinetti comunali di via Enrico da Monza sono  una pattumiera a cielo aperto.

Ma anche se questa non è una novità, restiamo comunque basiti di fronte all’evidenza che alle 9.30 del mattino di una domenica di maggio una delle vie più utilizzate e proprio a due passi dal centro di Monza sia ridotta a discarica a cielo aperto.

I ragazzi che fin da quell’ora si rifugiano nella sala studio del Nei ormai non ci fanno neppure più caso. Lo stesso discorso vale per i residenti e per i fedeli che attraversano quella via per raggiungere la vicina chiesa di san Gerardo o quella del Duomo per la messa della domenica.

Chi invece resta a bocca aperta sono alcuni “forestieri” giunti domenica in città per le comunioni o per la semplice passeggiata dalla Brianza, scegliendo qualche baretto particolare per la colazione. E parcheggiando nelle vie limitrofe al Nei  e attraversando il piazzale per raggiungere la destinazione, hanno notato questo scempio.

Anche noi che a quell’ora domenica eravamo in zona, abbiamo deciso di guardare quella piazzetta levandoci gli occhiali dell’abitudine.

Indignandoci anche noi di fronte bottiglie di birra abbandonate sulle panchine e sui muretti, cartacce, scatole della pizza, bottiglie di plastica buttate per terra. Segnali inequivocabili non solo di una notte di festa e di allegria, ma anche di un ritardo nel passaggio per la pulizia della strada.

Forse che, nella laboriosa e instancabile Brianza, le 9.30 della domenica mattina sia ancora troppo presto per la pulizia delle vie, soprattutto quelle più vicine al centro storico?

Così che torna davvero interessate la proposta lanciata nelle scorse settimane dal Movimento 5 Stelle di Monza di realizzare una sorta di cittadella della movida lontana dal centro e dalle zone abitate. Lontano perciò dagli occhi critici di monzesi e non che la domenica mattina vorrebbero svegliarsi – non certo all’alba – in una città pulita.