Pisapia: "Scanagatti è l'uomo che sa guardare avanti per dare alla città progetti concreti"

MONZA - Non erano le solite frasi di circostanza, da comizio. Chi era presente ieri al Centro civico di San Rocco si è accorto che Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, ha pronunciato frasi sincere nei confronti di Roberto Scanagatti. Evidenziando che con lui la città è rinata

L'appello finale è arrivato da Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano: "Chi va a votare domenica deve dare continuità a questo progetto di Roberto Scanagatti, fatto non solo di parole, bensì di tanta concretezza. Ricordo bene cos'era Monza cinque anni fa. Una città cupa, chiusa su se stessa, con un uso sconsiderato del territorio, l'amministrazione comunale che si sfaldava. Scanagatti in soli cinque anni è stato capace di voltare pagina e di dare una prospettiva alla città".

Sponsor importante, ieri pomeriggio davanti al Centro civico di San Rocco, per il sindaco uscente. Un ex collega illustre, a pochi giorni dal ballottaggio, per portare il suo messaggio e il suo sostegno ed evitare che la città possa essere amministrata di nuovo dal centrodestra.

"Siamo qui - ha esordito Scanagatti - perché la politica la si fa nei quartieri, tra la gente, anche ricevendo qualche critica. Perché noi ci assumiamo le nostre responsabilità e non abbiamo nulla da temere. Abbiamo ereditato una situazione brutta, una città senza relazioni. Non aveva al primo punto onestà e trasparenza. Il mio avversario continua a parlare di sicurezza, ma fa finta di dimenticarsi di un tema importante: perché non parla anche di legalità? Io credo sia une pre-condizione per amministrare, io e tutti i miei candidati abbiamo sottoscritto un codice etico. Lo avevamo fatto anche cinque anni fa. La Lega Nord ha ritenuto di non doverlo sottoscrivere. Tra l'altro i consiglieri della Lega non presentano nemmeno le dichiarazioni dei redditi, o lo fanno in ritardo quando ormai il dato ha perso di interesse".

Il primo cittadino ha evidenziato il concetto di competenza e partecipazione: "La mia Giunta non è cambiata in questi cinque anni. Nessuno ha deciso di andarsene. Dico di più: nessuno della coalizione ci ha abbandonato. Abbiamo svolto il lavoro all'interno della città, altrimenti non avremmo portato a casa il Pgt in otto mesi con scelte coraggiose, quali le aree verdi vincolate, il recupero delle aree dismesse. Allevi ci sbeffeggia, dicendo che sembra un Pgt destinato all'agricoltura: sappia che le aree verdi non sono più da rimettere in discussione. Abbiamo dato il via a un processo irreversibile. Diciamo no a scambi immobiliari ed elettorali, anche sulla Cascinazza".

Visto il luogo dell'incontro, San Rocco, inevitabile il richiamo al depuratore: "Noi non facciamo promesse senza mantenerle. Per anni i residenti del quartiere hanno vissuto una situazione indegna, non potevano nemmeno invitare qualcuno a casa per la puzza. Quando mi sono insediato, mi è stato detto che occorrevano 65 milioni di euro e 12 anni di lavori. Mi sono impuntato, sapete com'è andata a finire? La spesa è di 15 milioni di euro per soli due anni di lavoro".

Non è mancato un riferimento alla coalizione che lo sfiderà e alle alleanze. "Innanzitutto - ha spiegato Scanagatti - faccio fatica a considerarla di centrodestra. Questa è destra pura: le liste estremiste hanno preso il doppio dei voti rispetto a Forza Italia. Ma sappiano che Monza ha solide tradizioni antifasciste. E poi invito Allevi a fare chiarezza sull'accordo con Maffè. Dice che non si è parlato di poltrone: può chiudere definitivamente la questione assicurandoci pubblicamente che Maffè, o qualcuno dei suoi amici, non sarà in Giunta?".

Pisapia annuiva, per riassumere in poche parole ciò che pensa di Scanagatti: "E' un sindaco che ci mette impegno, passione, voglia di andare avanti, capacità di amministrare, lungimiranza, sobrietà. Sa stare in mezzo alla gente. Ve ne accorgete da soli, con lui Monza è rinata".

Gualfrido Galimberti


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