Poliziotto esasperato dalle prostitute sotto casa: tolta la divisa, inizia a fare le ronde
MONZA - Abita in viale Campania e non ne può più delle prostitute sotto casa e di tutto ciò che questo fenomeno comporta. Un poliziotto, tornato a casa dal suo lavoro a Milano, alla sera inizia a fare le ronde. Ed è stato già minacciato dai "papponi"
Di giorno poliziotto al Reparto mobile di Milano, la sera veste veste i panni del “giustiziere” allontanando – in modo pacifico e nel pieno rispetto della legge – le prostitute da sotto casa. È un anno che questo cittadino di Monza è impegnato in questa personalissima battaglia che sta diventando per lui anche pericolosa. Sono arrivate minacce, pedinamenti e anche inseguimenti. Ma lui non si spaventa e va avanti. E oggi alla vigilia del ballottaggio lancia a chi dal 26 giugno siederà sulla poltrona di primo cittadino un’accorata richiesta: “C’è bisogno di maggiore sicurezza, c’è bisogno di più controllo e lotta concreta contro la prostituzione, ma anche contro chi la sera rende invivibile le nostre strade”.
Questo l’appello del poliziotto monzese che, tolta la divisa, la sera quando torna a casa prosegue il “servizio” appostandosi lungo il viale Campania dove dalle 21 inizia il mercato del sesso. “Non ne possiamo più – spiega, pur consapevole del fatto che in Italia la prostituzione non è un reato, ma viene perseguito il suo sfruttamento (e gli atti osceni in luogo pubblico) – Scendo io in strada perché più di un residente esasperato è pronto a compiere atti violenti”. Un problema non certo nuovo.
“L’anno scorso abbiamo presentato un esposto in Comune e alle forze dell’ordine, ma non è successo nulla, il problema continua – prosegue – è per questo che ho deciso di fare da solo le ronde. Per diverse ore la sera. Ho individuato anche i probabili protettori e preso il numero di targa”. Non ha paura il poliziotto, anche se negli ultimi tempi ha ricevuto minacce, si è avvicinato un uomo in auto avvisandolo di stare molto attento. “Sono pedinato e controllato – prosegue – Ma le prostitute continuano a svolgere indisturbate il loro lavoro sotto le nostre case. È per questo che non mi arrendo”.
“L’anno scorso abbiamo presentato un esposto in Comune e alle forze dell’ordine, ma non è successo nulla, il problema continua – prosegue – è per questo che ho deciso di fare da solo le ronde. Per diverse ore la sera. Ho individuato anche i probabili protettori e preso il numero di targa”. Non ha paura il poliziotto, anche se negli ultimi tempi ha ricevuto minacce, si è avvicinato un uomo in auto avvisandolo di stare molto attento. “Sono pedinato e controllato – prosegue – Ma le prostitute continuano a svolgere indisturbate il loro lavoro sotto le nostre case. È per questo che non mi arrendo”.
È imbarazzato e non cosa rispondere al suo bambino quando la sera rincasando incrociano queste donne, la maggior parte di colore ma ci sono anche alcune ragazze dell’Est, che seminude si vendono sulla strada. “Ho assistito a scene di sesso nel parcheggio – ha continuato – Oltre ad atti di vandalismo da parte di gruppi di giovani nordafricani che bivaccano o urinano contro le auto”.
Sa bene che le forze dell’ordine sono insufficienti, che le richieste di intervento sono tantissime e che non è possibile avere una pattuglia fissa sotto casa. Ma al tempo stesso lancia un accorato appello, soprattutto ora che con l’arrivo dell’estate il traffico del sesso lungo i viali aumenta: "Chiedo che ci sia da parte del sindaco e delle forze preposte un serio piano di intervento, affinché non siano i cittadini a doversi fare giustizia da soli".
Barbara Apicella
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