Quartiere Libertà messo in ginocchio dai ladri: arriva il controllo di vicinato

MONZA - Non si tratta di diventare sceriffi, farsi giustizia da soli e, nemmeno, organizzare ronde: giovedì è stato presentato il Controllo del Vicinato al quartiere Libertà. Il primo in arrivo nella nostra città

Arriva a Monza il controllo di vicinato. Nessuna ronda, né tanto meno la sagra degli impiccioni a sbirciare chi entra e chi esce dall’appartamento del vicino. Ma un progetto ormai collaudato in tutto il mondo teso a rendere difficile la vita ai ladri, il tutto in stretta collaborazione con le forze dell’ordine.

Ad inaugurare questa iniziativa - tanto in voga soprattutto nei piccoli centri urbani -  sarà il quartiere Libertà da anni  martoriato dai topi di appartamento che colpiscono anche in pieno giorno  e dai vandali che rompono i finestrini della auto per rubare anche il seggiolino del bambino.

Il progetto è stato presentato giovedì sera al Centro civico di viale Libertà davanti a un pubblico numeroso e interessato. Al tavolo dei relatori l’assessore alla Sicurezza Paolo Confalonieri che ha promosso e abbracciato l’iniziativa che era dallo scorso autunno che i residenti caldeggiavano e sollecitavano e il comandante della polizia locale Alessandro Casale.

L’iniziativa è stata illustrata da Camillo Redaelli che da tempo ha avviato il progetto con successo in un quartiere residenziale di Desio.

In attesa della creazione dei gruppi e della formazione dei volontari Redaelli ha fornito anche utili suggerimenti per creare una sorta di collaborazione di vicinato, ostacolando o sventando i furti.

Basta poco: soprattutto un po’ più di attenzione.

“Non dimenticate la chiave nella serratura della porta – ha spiegato – Non scrivete su facebook che siete partiti per le vacanze né tantomeno postate le vostre foto durante il soggiorno, inserite l’allarme anche se uscite cinque minuti per andare a comprare il pane e soprattutto se l’allarme del vicino suona per l’ennesima volta non giratevi nel letto ma avvisate le forze dell’ordine”.

Piccole raccomandazioni che possono risultare fondamentali per sventare un furto. Perché, come ha più volte ricordato Redaelli “ai ladri bastano pochi minuti per svaligiare un appartamento e soprattutto vanno dove ci sono pochi ostacoli ed è più facile mettere a segno un colpo”.

Fondamentali, però, sono la collaborazione e il recupero di quello spirito di vicinato che oggi, soprattutto nei condomini, si sono perduti. Piccoli gesti, eppure imparando a non girare la faccia si possono rivelare preziosi e provvidenziali: dal rimettere a posto lo zerbino dopo che l’addetto alle pulizie  ha pulito il ballatoio, oppure liberare la cassetta della posta del dirimpettaio in vacanza dai volantini della pubblicità perché un ladro accorto nota una cassetta della posta piena, non dimenticarsi del vicino anziano e solo che potrebbe cadere nella trappola di qualche truffatore accertandosi quotidianamente che stia bene e creando un dialogo e un rapporto di fiducia.

“Se per caso vedete entrare nel condominio una persona sconosciuta non abbiate timore a chiederle dove si sta dirigendo e se ha bisogno di qualche cosa – ha aggiunto – E qualora vi dicesse che sta andando dal vostro vicino avvisatelo. Non si tratta di essere impiccioni, è una questione di senso civico”.

Per chi fosse interessato al progetto e volesse far parte dei gruppi di controllo di vicinato può chiedere informazioni direttamente al Centro civico di viale Libertà.

E naturalmente vi ricordiamo: non improvvisatevi mai sceriffi ma avvisate subito le forze dell’ordine.

Barbara Apicella


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