Salone del Mobile, gongola anche il turismo: indotto da 230 milioni di euro
MONZA - Da oggi fino a domenica a Milano si svolge il Salone del Mobile, che vede impegnate anche numerose realtà artigiane del nostro territorio. A far festa, però, è anche il settore del turismo: la rassegna secondo la Camera di Commercio genera un indotto da 230 milioni di euro
Si apre il Salone Internazionale del Mobile a Milano, sono subito affari. Per il territorio. Al di là dell'ottima vetrina per le imprese del legno arredo, con la possibilità di superare la crisi mettendo in mostra la loro creatività, il lodo design e la loro qualità, la rassegna è sempre attesa anche da chi opera nel mondo del turismo: porterà nelle nostre tasche circa 230 milioni di euro di indotto. E' la stima della Camera di commercio di Monza e Brianza, su dati Ciset, Istat, Cosmit, Registro Imprese. Ed è un dato in aumento rispetto allo scorso anno.
Il 90% dell’indotto, vale a dire poco più di 200 milioni di Euro, è generato dagli stranieri, tra buyers e turisti, che visitano il Salone e gli eventi del FuoriSalone. Accanto all’alloggio, il cui indotto è di quasi 180 milioni di euro, in aperitivi e cene del “dopo Salone” e del Fuori Salone si spenderanno circa 20 milioni di euro, poco meno dei 21,4 milioni che buyers e visitatori destineranno allo shopping.
Buone notizie anche per la Brianza, visto che i benefici del Salone del Mobile di Milano si estenderanno "a cascata" anche sulle realtà limitrofe. Da noi dovrebbe portare circa 18 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore del legno arredo l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Russia, per numero di società con bilancio attive nella produzione di mobili. Nel settore sono più di 4.800 con un fatturato nel 2015 di 16 miliardi di Euro. Un business secondo solo a quello degli Stati Uniti (dove meno di 30 società gestiscono un fatturato di 34,3 miliardi di euro). L’Italia è inoltre il terzo paese, considerando l’innovazione nel settore, dopo Giappone e Germania, per numero di brevetti depositati.
Il 90% dell’indotto, vale a dire poco più di 200 milioni di Euro, è generato dagli stranieri, tra buyers e turisti, che visitano il Salone e gli eventi del FuoriSalone. Accanto all’alloggio, il cui indotto è di quasi 180 milioni di euro, in aperitivi e cene del “dopo Salone” e del Fuori Salone si spenderanno circa 20 milioni di euro, poco meno dei 21,4 milioni che buyers e visitatori destineranno allo shopping.
Buone notizie anche per la Brianza, visto che i benefici del Salone del Mobile di Milano si estenderanno "a cascata" anche sulle realtà limitrofe. Da noi dovrebbe portare circa 18 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore del legno arredo l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Russia, per numero di società con bilancio attive nella produzione di mobili. Nel settore sono più di 4.800 con un fatturato nel 2015 di 16 miliardi di Euro. Un business secondo solo a quello degli Stati Uniti (dove meno di 30 società gestiscono un fatturato di 34,3 miliardi di euro). L’Italia è inoltre il terzo paese, considerando l’innovazione nel settore, dopo Giappone e Germania, per numero di brevetti depositati.
Il mobile fa anche da leva e da attrattore per il Paese: sono presenti 58 società con azionista di riferimento estero. 18 si trovano in Lombardia e di queste 15 sono concentrate tra Milano e Monza e Brianza. Molte di più le imprese italiane del settore “mobili” che possiedono filiali all’estero: 189 aziende con 394 filiali all’estero. Il bel Paese è il primo nel mondo per numero di società e secondo per numero di filiali estere. 17 le aziende del mobile della Brianza con filiali all’estero. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Trade Catalyst.
“Il Salone del mobile è un’occasione di visibilità straordinaria per Milano, la Brianza, la Lombardia e l’intero Paese - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza –. Una settimana durante la quale l’attenzione internazionale è focalizzata sulla nostra capacità di interpretare il gusto italiano nel mobile e nel design”.
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