L’idea alla base è molto semplice e al tempo stesso geniale: fare shopping, cenare o pranzare in un locale cittadino facendo al tempo stesso del bene a un’associazione locale. Il tutto in modo tecnologico ed innovativo.

Questa, in sintesi, la filosofia alla base dell’applicazione per smartphone “Citybility”,  una piattaforma di social responsabilità shopping che ha vinto il bando del Comune “Opportunità in rete”, quello europeo “1 Horizon 2020” e quello di Regione Lombardia.

Il progetto, che si concretizza attraverso un’applicazione, permette di fare shopping devolvendo finanziamenti a favore di un progetto promosso da un’associazione di volontariato di Monza abbracciato dal negoziante. Attualmente sono tre i progetti che è possibile finanziare: a favore di SLAncio per l’acquisto di un ecodomografo (costo 12mila euro) che permette di eseguire ecografie in pazienti allettati e a rischio costante di trombosi, della Fondazione Tavecchio per il pagamento dell’ultima rata dell’automobile per il trasporto di anziani e di diversamente abili (1.200 euro) e infine a favore di Creda per la ricostruzione del forno a legna all’intorno della cascina Mulini Asciutti per avviare il progetto della filiera del pane di qualità (1.500 euro).

Spendere nei negozi di vicinato diventa così importante non solo per  rilanciare il commercio sottocasa ma anche per sostenere progetti di solidarietà promossi da associazioni del territorio.

Ad oggi sono una quarantina (in costante aumento) le attività commerciali di Monza che hanno abbracciato l’iniziativa ed entro due anni il progetto intende coinvolgere dieci associazioni di volontariato.

Entrare nella grande famiglia di Citybility è molto semplice: l’app si scarica gratuitamente. Poi, elenco dei negozi che hanno aderito al progetto – disponibile sul sito Internet www.citybility.net – è possibile andare a fare acquisti e al momento del conto, armati di smartphone e di applicazione già scaricata, fotografare il QRcode a forma di cuore ben in vista vicino alla cassa, così che parte di quell’incasso andrà al progetto abbracciato dal negoziante.

La soglia minima di spesa e la percentuale da destinare all’associazione vengono definite dal commerciante (sul sito sono indicati tutti i dettagli).