Sinistra Alternativa ricorda Peppino Impastato e ribadisce l’impegno elettorale della lotta alla mafia
MONZA - Tutti insieme per ricordare Peppino Impastato: la delegazione di Sinistra Alternativa Monza si è ritrovata martedì pomeriggio per rievocare la figura e l’impegno del giovane cronista ucciso 39 anni a Cinisi proprio a causa delle sue inchieste scomode alla mafia
I compagni non dimenticano l’omicidio di Peppino Impastato e gridano a gran voce contro ogni mafia, contro ogni forma di corruzione. Lo hanno fatto anche martedì pomeriggio quando davanti alla targa posata nella via intitolata nel 2002 al giornalista siciliano morto per mano mafiosa la delegazione di Sinistra Alternativa Monza (che riunisce il Partito comunista italiano, Rifondazione comunista e Sinistra anticapitalista) e l’Osservatorio antimafie di Monza e Brianza hanno rievocato la figura e l’impegno del giovane cronista ucciso 39 anni a Cinisi proprio a causa delle sue inchieste scomode alla mafia.
“Noi siamo sempre qui a testimoniare chi dell’antimafia ha fatto una battaglia sacrificando la propria vita – ha ricordato Michele Quitadamo, candidato sindaco per Sinistra Alternativa Monza che da anni ogni 9 maggio organizza un presidio nella via intitolata al giornalista – La nostra lista ha la caparbietà di denunciare e combattere contro certe abitudine pseudo mafiose che a Monza e in Brianza ci sono e sono stratificate”.
Un’occasione per ricordare l’impegno di Peppino Impastato e poi quello della madre che subito intuì la matrice mafiosa della morte del figlio e per anni ha lottato per dimostrare che Peppino era stato ucciso dalla malavita organizzata. Vedendo confermata la sua tesi solo nel 2002 quando di quel tremendo omicidio venne accusato e condannato in via definitiva Gaetano Badalamenti, capo cosca del paese e mandante dell’esecuzione.
Un’occasione anche per fare il punto della situazione sulla questione mafia e infiltrazioni mafiose a Monza e in Brianza.
“Oggi siamo di fronte a una mafia immersa – ha dichiarato Marco Fraceti direttore dell’Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza – Dopo le inchieste e gli arresti tutto è stato sotterrato ma è risaputo che la mafia opera nell’attività dello spaccio di droga, nel gioco d’azzardo, nel pizzo, nell’usura, nel riciclaggio di tanto denaro sporco”.
Non dobbiamo però pensare alla vecchia immagine stereotipata dei mafiosi con coppola e lupara, ma oggi i mafiosi indossano giacca e cravatta.
Non è bastata l’Operazione Infinito per debellare radicalmente la malavita organizzata da Monza e dalla Brianza. “È stato semplicemente scoperchiata una realtà dimostrando che la mafia è presente anche nel nostro territorio”, ha ribadito .
Un impegno costante tanto che Marco Fraceti per primo alcuni mesi fa denunciò l’assegnazione della gestione del bar della Provincia di Monza alla moglie di un boss della malavita.
Una battaglia, quella dell’Osservatorio Antimafia, che Sinistra Alternativa Monza ha deciso di abbracciare nel suo programma elettorale.
“I nostri obiettivi sono l’istituzione di una commissione antimafia – ha spiegato Fraceti – L’apertura di uno sportello antiusura dove sia possibile denunciare e ricevere protezione e soprattutto promuovere la cultura della legalità fin sui banchi di scuole. È allarmante infatti che il 73 per cento dei ragazzi di età compresa tra i 18 e 30 anni ammettano che la corruzione aiuti a trovare un posto di lavoro”.
Ricordando una frase di Borsellino “Ci sono persone che si alzano la mattina per delinquere, ma anche persone che non vogliono sentire la puzza dell’illegalità”.
Una puzza per la quale Peppino Impastato ha perso la vita e che è ben rappresentata sulle magliette indossate martedì dai partecipanti alla cerimonia dove, a caratteri cubitali veniva riportata la frase del cronista siciliano che affermava “La mafia è una montagna di merda”.
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