Sottopasso di viale Libertà, è la volta buona: partiti i lavori

MONZA - E' uno dei problemi che si trascina da più anni: il sottopasso di viale Libertà finalmente vede l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza dei pedoni. I lavori sono ormai partiti, l'intervento dovrebbe essere ultimato nell'arco di tre mesi

La Giunta Mariani aveva ereditato un sottopasso zoppo e da modificare, la Giunta Allevi ha ereditato invece l’avvio di un cantiere per la sua sistemazione e messa in sicurezza.

Belle notizie per i residenti del quartiere Libertà: al via nei giorni scorsi il cantiere per la sistemazione del sottopasso ciclopedonale di viale Libertà con l’eliminazione delle paratie in legno e la sostituzioni con protezioni più leggere e visibili. Oltre alla sistemazione dei muri che da tempo necessitavano un intervento.

Una storia lunga quella del sottopasso ciclopedonale molto utilizzato dai residenti del rione Cristo Re per raggiungere a piedi o in bicicletta il centro. Da decenni gli utenti sollecitavano l’installazione di paratie: pericoloso infatti il passaggio proprio raso terra di pedoni e di ciclisti con il rischio che qualcuno venisse investito.

Durante la Giunta Faglia venne realizzato il progetto con le paratie in legno immediatamente bocciato da più parti soprattutto per motivi di sicurezza: da un lato certamente le paratie proteggevano i passanti da eventuali investimenti, ma li nascondevano anche alla vista degli automobilisti  in caso di malori o di aggressioni.  A ciò si univano anche problemi di usura del materiale con il legno ormai marcio e le finiture in ferro che sporgevano molto rischiose soprattutto per i ciclisti. Poi il problema anche della sistemazione dei marciapiedi con il passaggio che al primo acquazzone si trasformava in un lago come dimostrato dalle fotografie degli utenti postate sui social.

La richiesta di rifare quel sottopasso risale alla Giunta Faglia, ma solo al termine di quella Scanagatti sono stati stanziati fondi e approvato il progetto. Nel frattempo, periodicamente, i residenti hanno chiesto interventi: articoli sulla stampa, lettere ai giornali, incontri con gli assessori prima della Giunta Mariani e poi Scanagatti, mobilitazione con partiti (sia con Forza Italia sia il Circolo 1 del Pd) e con comitati cittadini, costanti richieste prima alla ex Circoscrizione 1 poi alla Consulta Libertà.

Costanti, anche negli ultimi anni, i solleciti all’assessore alla partita Antonio Marrazzo che pur garantendo l’impegno ha dovuto posticipare più volte  l’avvio del cantiere per ristrettezze economiche e lungaggini burocratiche.

Oggi cittadini ed utenti sono  felici: i lavori di riqualificazione dovrebbero durare circa 3 mesi con la previsione di riconsegnare l’opera al quartiere  entro la fine di settembre.

Barbara Apicella


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