Trasporto pubblico, Grimoldi: "Ponti sbaglia indirizzo, chieda i soldi a Roma"
MONZA - Quando ha udito l'ultimo appello di Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza che invita la Regione ad assumersi le sue responsabilità sul trasporto pubblico, l'onorevole Paolo Grimoldi ha subito risposto a distanza. Suggerendogli di chiedere i soldi a Roma e di lasciar stare il Pirellone
"Il presidente della Provincia di Monza si lamenta perché riceve meno soldi dalla Regione Lombardia, rispetto a tutte le altre province lombarde, per il trasporto pubblico locale sulla base di una concessione vecchia di 15 anni fa? Troppo comodo signor Ponti prendersela con la Regione Lombardia che, anzi, negli ultimi due anni è dovuta più volte intervenire con risorse proprie, mettendo decine di milioni presi dal proprio bilancio regionale, per coprire i mancati trasferimenti promessi da Roma e consentire alle province lombarde di erogare il servizio". L'onorevole Paolo Grimoldi (Lega Nord) rimanda al mittente la lettera del sindaco Gigi Ponti, che chiede ai parlamentari brianzoli di assisterlo nella battaglia per la difesa del trasporto pubblico e invita la Regione Lombardia ad assumersi le sue responsabilità sganciando i quattrini.
Il ridimensionamento del trasporto su gomma è stato rinviato a fine febbraio, così come la soppressione delle linee Z225 e Z227, provvedimento che creerebbe enormi disagi ai Comuni di Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.
"Troppo comodo lamentarsi - afferma Grimoldi - quando a creare questa situazione, di Province cancellate sulla carta per legge ma mantenute nei fatti, e con risorse drasticamente tagliate, è stato proprio il Pd, facendosi una legge ad hoc, la legge Delrio, per potersi prendere tutti i presidenti a tavolino e senza passare dal voto dei cittadini con il trucchetto del voto dei soli amministratori. Troppo facile, per un presidente non eletto dai cittadini ma scelto dagli amministratori del Pd, prendersela con la Regione Lombardia quando sono stati i Governi del Pd, i Governi Letta e Renzi, a ridurre al lumicino i trasferimenti agli enti locali. Troppo facile lamentarsi che non ci sono soldi per il trasporto pubblico locale e poi esultare quando le Prefetture, incluse quella di Monza, in Lombardia mettono più di 300 milioni, soldi pubblici, soldi dei cittadini, per mantenere in albergo con paghetta e telefonino, un esercito di 23 mila clandestini nullafacenti".
Per il parlamentare del Carroccio, insomma, Ponti farebbe meglio a non pretendere nulla dal Pirellone: "Se vuole lamentarsi si rivolga a Roma, a Palazzo Chigi o a Largo del Nazareno, oppure presso il ministro Delrio, padre di questa riforma. Oppure chieda alla Prefettura di Monza di girargli le decine di milioni che nel 2017 spenderà per mantenere i quasi 2000 richiedenti asilo ospitati nel territorio di Monza e Brianza".
Il ridimensionamento del trasporto su gomma è stato rinviato a fine febbraio, così come la soppressione delle linee Z225 e Z227, provvedimento che creerebbe enormi disagi ai Comuni di Nova Milanese, Muggiò, Lissone, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.
"Troppo comodo lamentarsi - afferma Grimoldi - quando a creare questa situazione, di Province cancellate sulla carta per legge ma mantenute nei fatti, e con risorse drasticamente tagliate, è stato proprio il Pd, facendosi una legge ad hoc, la legge Delrio, per potersi prendere tutti i presidenti a tavolino e senza passare dal voto dei cittadini con il trucchetto del voto dei soli amministratori. Troppo facile, per un presidente non eletto dai cittadini ma scelto dagli amministratori del Pd, prendersela con la Regione Lombardia quando sono stati i Governi del Pd, i Governi Letta e Renzi, a ridurre al lumicino i trasferimenti agli enti locali. Troppo facile lamentarsi che non ci sono soldi per il trasporto pubblico locale e poi esultare quando le Prefetture, incluse quella di Monza, in Lombardia mettono più di 300 milioni, soldi pubblici, soldi dei cittadini, per mantenere in albergo con paghetta e telefonino, un esercito di 23 mila clandestini nullafacenti".
Per il parlamentare del Carroccio, insomma, Ponti farebbe meglio a non pretendere nulla dal Pirellone: "Se vuole lamentarsi si rivolga a Roma, a Palazzo Chigi o a Largo del Nazareno, oppure presso il ministro Delrio, padre di questa riforma. Oppure chieda alla Prefettura di Monza di girargli le decine di milioni che nel 2017 spenderà per mantenere i quasi 2000 richiedenti asilo ospitati nel territorio di Monza e Brianza".
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