Tutti a corte: allo Sporting Club risorge il Castello Visconteo di Monza
MONZA - Grazie alla passione di Ettore Radice torna a vivere la Monza che fu: domani, venerdì 22 gennaio, a partire dalle 21.15 allo Sporting Club è in programma un incontro alla scoperta del Castello Visconteo con la presenza di attori e di un soprano. Ingresso gratuito, si consiglia la prenotazione per motivi organizzativi
Una serata di grandi suggestioni ambientata nel castello monzese, tra dame e cavalieri abbigliati in costumi storici, tra intrighi, amori e passioni di un’epoca che ormai non c’è più. Il tutto allietato dalle interpretazioni canore su musiche medioevali.
Alla scoperta di quella vita di corte all’interno del Castello Visconteo di Monza di cui oggi, ormai, non resta quasi più nulla se non il nome della piazza - piazza Castello appunto - di fronte alla stazione. E chissà in quanti sanno che nella città di Teodolinda esisteva un castello costruito all’inizio del ‘300. Poi nell’ ‘800 venne distrutto e i mattoni che lo costituivano vennero utilizzati per realizzare le mura di cinta del Parco. L’unico reperto a testimonianza di quella costruzione è una torretta che sorge in via Azzone Visconti lungo il Lambro.
Appuntammento venerdì 22 gennaio alle 21.15 allo Sporting Club di viale Brianza con una conferenza scenica alla scoperta del Castello Visconteo, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Mnemosyne. Primo appuntamento di un ciclo di eventi alla scoperta dei monumenti monzesi che ormai non esistono più ideato e realizzato dallo studioso Ettore Radice. Per la serata dedicata al Castello Visconteo sul palcoscenico dello Sporting Club si esibiranno gli attori Anna Pennati e Mario Bramati, accompagnati dal mezzo soprano Sonia Multari che interpreterà alcuni canti medioevali francesi. Un tuffo in una storia che ormai non esiste più e che grazie alla passione di Radice per la riscoperta della Monza relegata agli archivi rinasce e si presenta ai discendenti di Teodolinda.
Il secondo appuntamento è fissato per il 18 febbraio alle 21 e sarà dedicato al teatro Arciducale costruito alla fine del ‘700 e divorato dalle fiamme nel 1802 a causa di un incendio divampato da una delle candele che illuminavano la sala.
“Purtroppo a Monza ci sono diversi esempi di pezzi imporanti di storia che ormai sono andati perduti – commenta Radice – Il caso emblematico è quello del convento della Monaca di Monza in via Talamoni distrutto negli anni ’50 per lasciare spazio a un condominio”.
L’ingresso alle conferenze sceniche è libero. Si consiglia di confermare la propria adesione telefonando alla segreteria dello Sporting Club allo 039.2496023.