Venditori abusivi nel parcheggio del San Gerardo: trovato un clandestino
MONZA - Le ripetute segnalazioni dei cittadini raccolte durante le scorse settimane hanno spinto il Comando di Polizia locale a intervenire nel parcheggio del San Gerardo. L'obiettivo era quello di contrastare la presenza di venditori abusivi. Nell'operazione è stato fermato un clandestino
Ormai consideravano quella zona come un porto franco dove poter esercitare la loro attività importunando i cittadini: i venditori abusivi che stazionano nel parcheggio dell'ospedale San Gerardo, però, martedì mattina hanno dovuto fare i conti con la Polizia locale. Uno di loro, clandestino, è stato portato in Questura per il rimpatrio.
L'arrivo degli agenti era stato deciso dopo le ripetute segnalazioni ricevute dal Comando riguardo alla presenza di abusivi. Poco tollerati dai cittadini, soprattutto perché spesso insistenti nel loro tentativo di vendere la merce in loro possesso.
Verso la metà della mattinata sono arrivate alcune pattuglie. Nei guai è finito un trentaquattrenne originario del Senegal. Alla vista delle divise ha cercato di scappare, ma è stato bloccato. Dagli accertamenti si è scoperto che si tratta di un clandestino.
Agli agenti ha spiegato di avere lasciato il suo Paese d'origine per venire in Italia pagando 1.300 euro. E' stato denunciato e accompagnato in Questura per l'avvio dell'iter di rimpatrio.
L'arrivo degli agenti era stato deciso dopo le ripetute segnalazioni ricevute dal Comando riguardo alla presenza di abusivi. Poco tollerati dai cittadini, soprattutto perché spesso insistenti nel loro tentativo di vendere la merce in loro possesso.
Verso la metà della mattinata sono arrivate alcune pattuglie. Nei guai è finito un trentaquattrenne originario del Senegal. Alla vista delle divise ha cercato di scappare, ma è stato bloccato. Dagli accertamenti si è scoperto che si tratta di un clandestino.
Agli agenti ha spiegato di avere lasciato il suo Paese d'origine per venire in Italia pagando 1.300 euro. E' stato denunciato e accompagnato in Questura per l'avvio dell'iter di rimpatrio.
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