La Guardia nazionale ambientale non si ferma neppure nel periodo pasquale. E alla nostra redazione giunge la segnalazione, con annesse foto, direttamente dal referente monzese Victor Todaro. Questa volta a finire sotto gli occhi dei volontari sono i giardinetti di via Gallarana.

Un’area pubblica molto utilizzata tra il quartiere Cederna e Libertà preso però di mira dai vandali: panchine e tavoli di legno rotti divelti e quindi inutilizzabili, fontanella imbrattata dalla quale è stata tolta persino la manopola per l’acqua e nella vasca cresce l’erba. Una situazione che ormai prosegue da anni e purtroppo a rimetterci sono solo i frequentatori dello spazio verde comunale, pensionati e mamme che in questa stagione ritornano ad affollare i parchetti.

Ma alla nostra redazione è giunta anche un’altra segnalazione: questa volta il degrado riguarda le frequentazioni poco raccomandabili che allontano famiglie e pensionati. Sono i giardini di via Gramsci, noti anche come i giardinetti degli Artigianelli a poco passi dal centro.

“Sono giardini pubblici o è uno spazio dedicato esclusivamente ai bivacchi – ci scrive il nostro lettore – Possibile accettare tanto degrado? Sono passato ieri pomeriggio nessun bambino era presente negli spazi dedicati all’infanzia. Qualche funzionario comunale ha veramente le mai legate o il principio dello scaricabarile e delle competenze sono le cause vincenti anche in questo caso?”.

Purtroppo il degrado di questa area verde è note alle cronache monzesi.  A due passi dalla stazione è diventata luogo di ritrovo di sbandati e spacciatori che spesso agiscono anche alla luce del sole. Oltre dei maleducati che abbandonano cartacce e bottiglie ovunque.

E in tema di aree verdi pubbliche che necessitano di una sistemazione concludiamo con le  segnalazione postata nei giorni scorsi sul suo profilo facebook dalla consigliera comunale Anna Martinetti: il giardinetto di via Pacinotti sempre più frequentato da molti cani (e come qualche volta accade da padroni maleducati che non raccolgono le deiezioni) e quello dei bersaglieri di via Manara dove è rotto il cancello grande. “Tutti i giorni un addetto del Comune apre e chiude la porticina , credo pagato con denaro pubblico – scrive Martinetti  – Il cancello grande è aperto e  rotto da tempo”.