Candy: calano le lavatrici, sul mercato ci sono i lavoratori. Trenta tagli in più
BRUGHERIO - Altri tagli alla Candy. La proprietà ha annunciato la volontà di tagliare altre 30 persone (tutte del settore impiegatizio) in aggiunta ai 343 esuberi già annunciati negli scorsi mesi. Lo rivela la Fiom Cgil dopo essersi seduta al tavolo per il rinnovo del Contratto di solidarietà.
Una brutta sorpresa alla Candy: invece dei 343 esuberi già annunciati, se ne contano 30 in più. Conseguenza della riduzione della produzione delle lavatrici programmata per il prossimo anno: dalle 380 mila attuali si scenderà a 330 mila.
Lo hanno appreso i sindacati nel corso dell'incontro convocato per discutere del Contatto di solidarietà che scade il 13 ottobre. Dopo essersi seduti al tavolo hanno scoperto che gli esuberi non riguardano più "soltanto" 340 operai e 3 impiegati, bensì sarà necessario tagliare altre 30 delle persone che attualmente siedono dietro una scrivania nella palazzina degli uffici.
Per Pietro Occhito, segretario della Fiom Cgil Brianza che ha diffuso un comunicato, la novità rende ancora più evidente la scelta della proprietà di delocalizzare la produzione all'estero.
Appresa la novità dei 30 tagli ulteriori, il sindacato ha proposto ancora con maggiore convinzione di mantenere il Contratto di solidarietà alle condizioni attuali, ovvero con quatto ore di lavoro e quattro in solidarietà. L'azienda, da quanto è emerso, vorrebbe invece aumentare queste ultime diminuendo ulteriormente l'orario di lavoro.
Domani è previsto un nuovo incontro nella sede di Confindustria per cercare di trovare un'intesa comune.
Lo hanno appreso i sindacati nel corso dell'incontro convocato per discutere del Contatto di solidarietà che scade il 13 ottobre. Dopo essersi seduti al tavolo hanno scoperto che gli esuberi non riguardano più "soltanto" 340 operai e 3 impiegati, bensì sarà necessario tagliare altre 30 delle persone che attualmente siedono dietro una scrivania nella palazzina degli uffici.
Per Pietro Occhito, segretario della Fiom Cgil Brianza che ha diffuso un comunicato, la novità rende ancora più evidente la scelta della proprietà di delocalizzare la produzione all'estero.
Appresa la novità dei 30 tagli ulteriori, il sindacato ha proposto ancora con maggiore convinzione di mantenere il Contratto di solidarietà alle condizioni attuali, ovvero con quatto ore di lavoro e quattro in solidarietà. L'azienda, da quanto è emerso, vorrebbe invece aumentare queste ultime diminuendo ulteriormente l'orario di lavoro.
Domani è previsto un nuovo incontro nella sede di Confindustria per cercare di trovare un'intesa comune.