Candy: sindaci e Provincia chiedono al Governo un incontro urgente per scongiurare i 348 esuberi

BRUGHERIO - Il sindaco Marco Troiano, insieme ai primi cittadini dei Comuni che hanno lavoratori dipendenti alla Candy e al Presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha scritto al Governo per chiedere un incontro e affrontare la vicenda dei 348 possibili esuberi.

Il caso Whirlpool, l'azienda con sede a Varese che dopo avere annunciato tagli ha rivisto il piano industriale evitando licenziamenti, fa ben sperare e vuole essere replicato anche in città: per questo motivo il sindaco Marco Troiano, insieme al Presidente della Provincia di Monza e Brianza e agli altri sindaci dei Comuni che hanno cittadini sotto contratto alla Candy, chiede un incontro urgente al Governo.

La lettera inviata nei giorni scorsi, nell'intento di avviare un tavolo di lavoro già all'inizio del mese di settembre, è pubblicata qui di seguito in versione integrale:


"Missione compiuta". Queste le parole usate dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in occasione della firma, nei giorni scorsi, dell'accordo tra Whirlpool, sindacati e governo sul piano industriale del gruppo in Italia, che ha segnato un completo cambio di strategia dell'azienda, dopo mesi di serrata trattativa, capace di cancellare i previsti esuberi e la chiusura degli stabilimenti in Italia.

L'accordo sottoscritto dice una cosa importante: c'è un possibile futuro per lo sviluppo del settore del bianco e degli elettrodomestici anche in Italia, nonostante tutto.

E' per questa stessa scommessa sul futuro che chiediamo oggi un impegno del Governo ad affrontare la questione relativa ai 348 potenziali esuberi annunciati dal gruppo Candy nello stabilimento di Brugherio.

348 esuberi su 600 lavoratori attualmente attivi, sia pure con contratti di solidarietà partiti già due anni fa. Numeri davvero preoccupanti, perché la drastica riduzione dei volumi produttivi e un taglio occupazionale così rilevante rischiano di condurre inesorabilmente alla chiusura del sito di Brugherio.

Noi, rappresentanti della Provincia, sindaci dei Comuni che vedono propri concittadini a rischio di perdita del posto di lavoro, rappresentanti sindacali dell'azienda e territoriali, vogliamo invece credere alle parole dell'azienda stessa, che ha più volte ribadito la volontà di considerare lo stabilimento di Brugherio il "cuore" della propria attività produttiva, oggi localizzata anche in Cina, Russia e Turchia.

Perché Brugherio resti il cuore dell'azienda, serve però un piano industriale diverso. E serve la volontà di tutti per arrivare a definirlo.

Per questo chiediamo al Governo di avviare da subito un tavolo di lavoro, che ci veda tutti protagonisti e tutti impegnati a garantire un futuro alla Candy in Italia, a Brugherio.

Vi chiediamo di incontrarci tutti a Roma già dalla ripresa di settembre.

Il fatto che abbiamo ancora davanti un anno di contratti di solidarietà non deve farci rilassare, ma deve essere stimolo ad una "corsa contro il tempo" per arrivare presto alla definizione di un nuovo e diverso piano industriale.

1 commenti

giancarlo :
ci sono tantissime idee da sfruttare e non sfruttate . . . .in una situazione come questa e le novità finanziarie dalla Cina richiedono uno sforzo non solo politico ma soprattutto tecnico per fronteggiare la concorrenza !!! c'è da rimboccarsi le maniche . . . . | domenica 16 agosto 2015 12:00 Rispondi