Gelsia: quasi 4.500 bambini per i progetti di educazione ambientale
SEREGNO - L'approccio giusto all'educazine ambientale si insegna ed è un investimento che la società deve fare per mantenere alto il grado di vivibilità e benessere. Questo lo scopo dell'avvicinamento di Gelsia alle scuole con un progetto che ha dato un successo insperato nel numero delle adesioni.
Si sono chiuse nei giorni scorsi le iscrizioni ai progetti di educazione ambientale rivolti alle scuole primarie dei Comuni serviti da Gelsia Ambiente, aventi a tema la gestione sostenibile dei rifiuti e la raccolta differenziata.
Sono ormai diversi anni che la società propone tali interventi, consapevole che le buone pratiche si devono insegnare partendo proprio dai più piccini, ma il numero di adesioni ricevuto quest’anno ha dell’incredibile: quasi 4.500 alunni e insegnati, tra terze e quarte elementari, suddivisi in 190 classi di 23 comuni della Brianza.
Entusiasta il Presidente di Gelsia Ambiente Massimo Borgato: “Avevamo riscontrato buoni numeri anche negli anni scorsi ma le adesioni ricevute quest’anno superano ogni più rosea previsione. E’ il segno che abbiamo lavorato bene in passato, ma è anche la conferma che le buone relazioni costruite con le Amministrazioni comunali nell’ultimo periodo stanno portando frutti. Le attività messe in campo sono, infatti, pensate e proposte sempre in accordo con gli assessorati competenti – ecologia e istruzione – i primi a trarre benefici dalla formazione svolta sul tema dell’ambiente”.
Lo sforzo compiuto quest’anno da Gelsia Ambiente è notevolmente cresciuto, non soltanto per il numero degli iscritti ma anche per il raddoppio delle ore di formazione nelle classi terze. Sempre Borgato: “Abbiamo pensato di affiancare alla classica ora di lezione teorica un’altra ora di laboratori interattivi - “Polimeri intelligenti” e “Uffa la muffa” - che verranno realizzati per scoprire le caratteristiche della plastica e la compostabilità dei rifiuti organici. Vogliamo mostrare ai ragazzi come il rifiuto, opportunamente lavorato, si trasforma e riprende vita in oggetti utili di uso comune, facendo quindi comprendere l’importanza di fare una buona raccolta differenziata in casa”.
Per le classi quarte, invece, viene riproposto il concorso a premi “Io Non Mi Rifiuto”, mediante il quale gli alunni potranno riversare in elaborati la propria fantasia, creando un lavoro realizzato esclusivamente con materiale di riciclo (sezione ri-creo) o una striscia di fumetti sul tema dei rifiuti (sezione ri-comics) o un disegno per abbellire i cestini della città (sezione ri-butto) o un disegno per decorare una delle spazzatrici di Gelsia Ambiente (sezione ri-pulisco).
Il concorso verrà preceduto da un momento di formazione pensato per gli insegnati e realizzato presso l’innovativa sede di Fondazione Lombardia per l’Ambiente a Seveso, dotata di laboratori specifici in campo ambientale e fisico, e seguito da una premiazione finale, accompagnata da uno spettacolo educativo in una mattinata di grande festa e divertimento all’insegna dell’Ambiente.
“Stiamo valutando – prosegue Borgato – di affiancare ai classici premi ai vincitori una visita presso un impianto industriale di trasformazione del rifiuto, per comprendere come il ciclo si chiude per dare vita a nuovi oggetti. I ragazzi frequenteranno allora la quinta elementare e saranno più predisposti per passare dal gioco alla realtà della vita, che vorremmo anche un po’ più all’insegna del rispetto per l’ambiente. Il nostro è un investimento sul futuro”.
Sono ormai diversi anni che la società propone tali interventi, consapevole che le buone pratiche si devono insegnare partendo proprio dai più piccini, ma il numero di adesioni ricevuto quest’anno ha dell’incredibile: quasi 4.500 alunni e insegnati, tra terze e quarte elementari, suddivisi in 190 classi di 23 comuni della Brianza.
Entusiasta il Presidente di Gelsia Ambiente Massimo Borgato: “Avevamo riscontrato buoni numeri anche negli anni scorsi ma le adesioni ricevute quest’anno superano ogni più rosea previsione. E’ il segno che abbiamo lavorato bene in passato, ma è anche la conferma che le buone relazioni costruite con le Amministrazioni comunali nell’ultimo periodo stanno portando frutti. Le attività messe in campo sono, infatti, pensate e proposte sempre in accordo con gli assessorati competenti – ecologia e istruzione – i primi a trarre benefici dalla formazione svolta sul tema dell’ambiente”.
Lo sforzo compiuto quest’anno da Gelsia Ambiente è notevolmente cresciuto, non soltanto per il numero degli iscritti ma anche per il raddoppio delle ore di formazione nelle classi terze. Sempre Borgato: “Abbiamo pensato di affiancare alla classica ora di lezione teorica un’altra ora di laboratori interattivi - “Polimeri intelligenti” e “Uffa la muffa” - che verranno realizzati per scoprire le caratteristiche della plastica e la compostabilità dei rifiuti organici. Vogliamo mostrare ai ragazzi come il rifiuto, opportunamente lavorato, si trasforma e riprende vita in oggetti utili di uso comune, facendo quindi comprendere l’importanza di fare una buona raccolta differenziata in casa”.
Per le classi quarte, invece, viene riproposto il concorso a premi “Io Non Mi Rifiuto”, mediante il quale gli alunni potranno riversare in elaborati la propria fantasia, creando un lavoro realizzato esclusivamente con materiale di riciclo (sezione ri-creo) o una striscia di fumetti sul tema dei rifiuti (sezione ri-comics) o un disegno per abbellire i cestini della città (sezione ri-butto) o un disegno per decorare una delle spazzatrici di Gelsia Ambiente (sezione ri-pulisco).
Il concorso verrà preceduto da un momento di formazione pensato per gli insegnati e realizzato presso l’innovativa sede di Fondazione Lombardia per l’Ambiente a Seveso, dotata di laboratori specifici in campo ambientale e fisico, e seguito da una premiazione finale, accompagnata da uno spettacolo educativo in una mattinata di grande festa e divertimento all’insegna dell’Ambiente.
“Stiamo valutando – prosegue Borgato – di affiancare ai classici premi ai vincitori una visita presso un impianto industriale di trasformazione del rifiuto, per comprendere come il ciclo si chiude per dare vita a nuovi oggetti. I ragazzi frequenteranno allora la quinta elementare e saranno più predisposti per passare dal gioco alla realtà della vita, che vorremmo anche un po’ più all’insegna del rispetto per l’ambiente. Il nostro è un investimento sul futuro”.