Il cane, inseparabile e insostituibile "collega": la testimonianza di due professionisti

SEREGNO - Il cane come presenza fissa in ufficio, in un'aula dove si tengono le lezioni, in uno studio fisioterapico. E' una bella testimonianza quella arriva da Luca Bonadonna, direttore della Fisiomedic Academy di via Verdi, e dal suo collega Corrado Comunale

Si lavora meglio quando, accanto alla scrivania, c’è il nostro amato cane che scodinzolando ci chiede qualche coccola o che, beatamente, dorme nella sua cuccia mentre siamo alle prese con telefonate, appuntamenti e con un po’ di invidia lo osserviamo sonnecchiare.

Anzi qualcuno il cane se lo porta persino in aula durante le lezioni agli studenti e le sedute di fisioterapia con i pazienti per nulla intimoriti o disturbati da quella pelosa presenza.

Anche in Brianza c’è una realtà aziendale pet-friendly: è la scuola Fisiomedic Academy di via Verdi che forma i futuri osteopati e raccoglie centinaia di studenti provenienti da tutta Italia. Una scuola d’eccellenza nel settore che apre le porte anche agli amici a quattro zampe.

Un amore per i cani che parte proprio dal suo direttore, Luca Bonadonna 36 anni che ogni giorno porta in ufficio il suo Chico un pinscher di 7 anni che vive all’ombra del boss. Cuccia, ciottola con crocchette e ciottola con l’acqua: questa la postazione di “lavoro” di Chico nell’ufficio del direttore, facendo anche il cane da guardia quando qualcuno entra.

“Potermi portare il mio cane al lavoro per me è un’immensa gioia – racconta Bonadonna – In realtà è proprio grazie a Chico che ho rivoluzionato la mia vita lasciando il mio precedente lavoro di libero professionista che mi vedeva dividermi ogni giorno tra Milano, Cesano Maderno e Seregno e avviare questa nuova avventura dedicata alla formazione”.

Perché, se prima Chico avrebbe dovuto rimanere a casa da solo per tutta la giornata oggi invece è sempre al fianco del suo padrone.

“Chico fa parte della mia vita ed è diventato la mascotte della scuola – continua – La mattina prima di arrivare in ufficio facciamo la passeggiata, ripetuta poi durante la pausa e la sera quando finiscono le lezioni. È tranquillo, mi guarda dalla sua cuccia e spesso si alza a reclamare qualche coccola anche dai miei collaboratori. Chico è parte della mia vita e della mia famiglia: sono fortunato a poter condividere con lui tutto la giornata”.

Ma Chico da qualche mese si deve dividere coccole, attenzioni e biscottini anche con Lamù, una dolcissima femmina di pitbull di 8 mesi, dell’insegnante Corrado Comunale. Il terapista, 41 anni, da quando Lamù è entrata nella sua casa ha completamente rivoluzionato la sua vita personale e professionale.

“È una delle esperienze più belle– racconta – Ho sempre desiderato avere un cane, ma all’inizio ero un po’ scettico sulla scelta di questa razza. Poi Bonadonna mi ha accompagnato all’allevamento di pitbull Marziano e lì ho incontrato Lamù. È stato amore a prima vista e ho dovuto ricredermi anche sulla razza: tanto dipende dalla genetica, dalla selezione della razza, dall’ambiente nel quale il cane cresce e naturalmente dal suo padrone”.

Certo, per dimensioni Lamù è ben diversa dal piccolo Chico, ma si trova benissimo tra pazienti e studenti. “Lamù quando sono in aula sta tranquilla in un angolo – spiega – Invece durante le sedute dorme sul divano oppure si mette a dormire sotto al lettino del paziente”. E a chi ha forse qualche remora riguardo all’ingombrante presenza durante il trattamento Corrado Comunale sfata ogni perplessità. “Lamù è dolcissima e tranquilla – aggiunge – Anzi ha già conquistato i miei pazienti che non so se vengono più per rimettersi in forma o se per riempirla di coccole”.

Lamù è l’ombra di Comunale: lo sanno bene anche gli organizzatori dei convegni. In giro per l’Italia Comunale va solo se può essere accompagnato dalla sua cagnolona. “Dove vado io viene anche il mio cane – conclude – è il dictat per gli organizzatori e per gli albergatori. Lamù non resta in camera, durante i convegni dove sono relatore o insegnante viene con me e non ha mai dato fastidio ma ha sempre portato un tocco di serenità”.

 I due professionisti sanno di essere dei privilegiati  a poter lavorare al fianco del loro cane e al proposito lancia proprio un appello agli altri padroni. “Ricordatevi che i cani non sono giocattoli ma esseri viventi – concludono – Quando apriamo loro le porte della nostra casa e del nostro cuore ci prendiamo una responsabilità. Non sono capricci ma parte della nostra. Guai quindi a chi li abbandona: rinunciate a una vacanza, ma non rinunciate al vostro cane”.

Barbara Apicella


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