Avviso choc al Bosco delle Querce: "Raccogli i bisogni di tuo figlio con il sacchettino"
SEVESO - Si pretende giustamente che i possessori dei cani raccolgano i bisogni dei loro animali e non lascino sporche le strade. Ma una donna, al Bosco delle Querce, ha assistito a una brutta scena: a sporcare il parco era un bambino sotto lo sguardo del genitore. E ha affisso un foglio nella bacheca.
A te genitore, se a tuo figlio scappa di andare in bagno mentre sei qui al Bosco delle Querce, non lasciarla per terra. Munisciti di sacchettino e raccoglila come facciamo noi con gli escrementi dei nostri cani". Poche righe su un foglio bianco, datato 16 giugno, affisso alla bacheca situata all'ingresso del Bosco delle Querce con l'autorizzazione della direzione.
Ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, anche se non si può che essere d'accordo con la donna che l'ha scritto e che, evidentemente, ha avuto modo di assistere alla scena.
Un gesto grave, quello del bambino che sporca, molto più grave di quello dei cani che lasciano i loro gentili ricordi sui nostri marciapiedi. In entrambi i casi c'è un colpevole: l'adulto, quello che porta a spasso il cane o che va al parco con il figlio. Ma nel caso del bambino c'è un'aggravante: al Bosco delle Querce, gioiellino dal punto di vista ambientale e dal significato storico tutt'altro che trascurabile che impone quantomeno rispetto, ci sono i bagni a disposizione.
"Non li lasciamo aperti - spiegano dalla direzione - perché in quel modo tutti si sentirebbero liberi di usarli e di sporcarli. Ma abbiamo sempre qui la chiave a portata di mano per chi ha necessità. Chiediamo rispetto per il parco e per chi lo frequenta, speriamo di non dover più essere informati di episodi di maleducazione".
Ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, anche se non si può che essere d'accordo con la donna che l'ha scritto e che, evidentemente, ha avuto modo di assistere alla scena.
Un gesto grave, quello del bambino che sporca, molto più grave di quello dei cani che lasciano i loro gentili ricordi sui nostri marciapiedi. In entrambi i casi c'è un colpevole: l'adulto, quello che porta a spasso il cane o che va al parco con il figlio. Ma nel caso del bambino c'è un'aggravante: al Bosco delle Querce, gioiellino dal punto di vista ambientale e dal significato storico tutt'altro che trascurabile che impone quantomeno rispetto, ci sono i bagni a disposizione.
"Non li lasciamo aperti - spiegano dalla direzione - perché in quel modo tutti si sentirebbero liberi di usarli e di sporcarli. Ma abbiamo sempre qui la chiave a portata di mano per chi ha necessità. Chiediamo rispetto per il parco e per chi lo frequenta, speriamo di non dover più essere informati di episodi di maleducazione".