L'Enpa salva un cucciolo, in una settimana subito adottato
CERIANO LAGHETTO - I volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa lo avevano sequestrato a un muratore che lo custodiva in pessime condizioni. Il cucciolo, chiamato "Badile", è stato subito adottato nel giro di una settimana
Piangeva in una cuccia o gabbia improvvisata: Badile, il cane salvato a Ceriano Laghetto dal Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), nel giro di una settimana ha subito trovato una nuova famiglia.
La segnalazione era stata fatta da una signora, preoccupata perché da qualche giorno sentiva il pianto di un cane provenire da un serraglio di fortuna situato in un vasto terreno privato. I volontari dell'Enpa si sono recati quanto prima sul posto con il proprietario del terreno per visionare il luogo e si sono resi subito conto di quanto fosse non idoneo: dentro un serraglio fatiscente, in pessime condizioni igieniche, con una cuccia di fortuna realizzata con assi di legno, c'era un cucciolo di circa 60 giorni che reclamava la loro attenzione.
Nel frattempo è sopraggiunto il proprietario dell'animale, un muratore di origine italiana di circa 50 anni, per niente collaborativo e anzi infastidito dalla situazione, che si è giustificato dicendo che aveva preso il cane da un amico che non aveva tempo di occuparsene e che per lui il posto era assolutamente adatto alla sua crescita.
La segnalazione era stata fatta da una signora, preoccupata perché da qualche giorno sentiva il pianto di un cane provenire da un serraglio di fortuna situato in un vasto terreno privato. I volontari dell'Enpa si sono recati quanto prima sul posto con il proprietario del terreno per visionare il luogo e si sono resi subito conto di quanto fosse non idoneo: dentro un serraglio fatiscente, in pessime condizioni igieniche, con una cuccia di fortuna realizzata con assi di legno, c'era un cucciolo di circa 60 giorni che reclamava la loro attenzione.
Nel frattempo è sopraggiunto il proprietario dell'animale, un muratore di origine italiana di circa 50 anni, per niente collaborativo e anzi infastidito dalla situazione, che si è giustificato dicendo che aveva preso il cane da un amico che non aveva tempo di occuparsene e che per lui il posto era assolutamente adatto alla sua crescita.
I volontari lo hanno reso edotto sulle leggi regionali in materia di tutela degli animali, sul fatto che il cucciolo fosse privo di microchip e di libretto sanitario e che il luogo non fosse per nulla idoneo a soddisfare le sue esigenze etologiche. Dopo aver manifestato la sua mancanza di tempo e disponibilità necessari per accudire adeguatamente un animale, il proprietario, quasi con sollievo, ha ceduto il cucciolo a Enpa.
Una volta in braccio ai volontari, al piccolo non sembrava vero avere quel contatto umano di cui aveva un gran bisogno e lo ha manifestato con gioia. Arrivato al canile di Monza in via San Damiano, è stato sottoposto alle visite di rito, microchippato e battezzato "Badile", considerata la professione del suo precedente proprietario.
Per il piccolo "Bady" c'è stato quasi subito un lieto fine: dopo circa una settimana dal suo arrivo in canile, è stato infatti adottato da una famiglia che già qualche anno fa aveva adottato un meticcio nella nostra struttura. Il piccolo Bady avrà quindi ora compagni a due e a quattrozampe che gli faranno presto dimenticare i suoi primi difficili mesi di vita.
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