Bordonali: "La preoccupazione dei migranti di Limbiate? E' quella del wi-fi"
LIMBIATE - Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, nei giorni scorsi ha fatto un sopralluogo al centro di accoglienza dei migranti a Mombello. E ha finito la sua visita un po' perplessa, visto che la maggior preoccupazione degli ospiti era il funzionamento del wi-fi.
"Davvero non capisco come si possa continuare a mantenere in tutto e per tutto immigrati che hanno come uniche preoccupazioni il difettoso funzionamento della televisione, il collegamento wifi e i pasti che non sono graditi". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, al termine del sopralluogo effettuato all'hub provinciale di Limbiate. Una struttura confortevole, con stanze da 2 o 4 persone, di proprietà della Provincia che ha deciso di metterla gratuitamente a disposizione.
"Il centro ospita - ha spiegato Bordonali - 66 persone provenienti da Nigeria, Mali, Costa d'Avorio, Ghana, Guinea e Senegal, non certo Siria o Libia. Sono tutti uomini che hanno fra i 20 e i 30 anni e che sono stati 'scelti' dalle loro famiglie di appartenenza per venire in Italia a tentare fortuna così da poter spedire le rimesse nel Paese d'origine".
"Mi chiedo dunque - ha continuato Bordonali - se non sarebbe più giusto ospitare in questi spazi le tante persone della provincia di Monza e Brianza che un tetto non ce l'hanno e che oggi sono costrette a vive in mezzo a una strada, vuoi perché hanno perso il lavoro, vuoi perché è fallito il loro matrimonio. Sono tantissimi i casi di questo tipo, ma ancora una volta si è scelto di privilegiare chi diritti non ne ha".
L'assessore Bordonali ha poi espresso preoccupazione per il futuro di queste persone. "Tenuto conto che praticamente nessuno di loro, come ci hanno confermato anche i responsabili della struttura, potrà ottenere lo status di profugo e comunque non prima di almeno 18 mesi, mi domando cosa faranno una volta usciti dall'hub. Circoleranno tranquillamente sul nostro territorio perché nessuno mai li rimpatrierà? E' una cosa del tutto intollerabile".
A questo proposito Bordonali ha spiegato che domani incontrerà il prefetto di Milano per capire come sveltire le pratiche per il riconoscimento dello status di profugo. "Metteremo a disposizioni tutto quello che possiamo fare e o dare - ha sottolineato l'assessore - per snellire queste pratiche e far sì che la situazione migliori".
"Mai mi sarei aspettata - ha concluso l'assessore - che persone che affrontano viaggi di questo tipo si sarebbero lamentate per cose di poco conto. Immaginavo mi avrebbero chiesto aiuto per trovare lavoro, per contattare le loro famiglie. E' una situazione che mi lascia molto preoccupata anche rispetto ai tanti lombardi che un tetto non ce l'hanno più".