Condannato per violenza sessuale, si era rifugiato a Ballabio da giugno
MEZZAGO - I Carabinieri di Bellusco hanno scovato un uomo che si era rifugiato a Ballabio dopo la condanna del giudice a 5 anni 8 mesi e 9 giorni per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Sono arrivati a lui pedinando due donne, denunciate poi per favoreggiamento.
Dal 17 giugno, giorno in cui la Cassazione aveva respinto il suo ricorso, lui era sparito nel nulla per non scontare la condanna a 5 anni 8 mesi e 9 giorni di reclusione in carcere per violenza sessuale. I Carabinieri, nella giornata di ieri, hanno scovato il latitante residente in paese che si era rifugiato a Ballabio e lo hanno arrestato.
I fatti risalgono al 2013 quando l'uomo, ora di 55 anni, aveva compiuto atti di violenza sessuale e di maltrattamenti in famiglia ai danni della ex moglie. Condannato dal giudice, lui si era opposto nei diversi gradi del giudizio finché, nel mese di giugno, la Cassazione ha respinto il suo ricorso.
Da quel giorno lui era già sparito: i Carabinieri non lo hanno mai trovato alla sua abitazione considerandolo di fatto irreperibile. A settembre però, la Procura della Repubblica di Milano ha firmato l'ordine di carcerazione. E i militari, che già da tempo stavano indagando per scoprire che fine avesse fatto, sono riusciti a risalire al suo rifugio.
Sono stati portati involontariamente da lui da due donne, un'amica e l'attuale compagna, messe sotto controllo e pedinate. Proprio seguendo loro i Carabinieri sono arrivati fino all'appartamento dove sui si è nascosto fin dal mese di giugno.
Lui, naturalmente, è stato subito arrestato e portato alla casa circondariale. Le due donne, a loro volta, ora dovranno fare i conti con la giustizia: avendolo aiutato durante la sua latitanza sono state denunciate a piede libero per favoreggiamento.
I fatti risalgono al 2013 quando l'uomo, ora di 55 anni, aveva compiuto atti di violenza sessuale e di maltrattamenti in famiglia ai danni della ex moglie. Condannato dal giudice, lui si era opposto nei diversi gradi del giudizio finché, nel mese di giugno, la Cassazione ha respinto il suo ricorso.
Da quel giorno lui era già sparito: i Carabinieri non lo hanno mai trovato alla sua abitazione considerandolo di fatto irreperibile. A settembre però, la Procura della Repubblica di Milano ha firmato l'ordine di carcerazione. E i militari, che già da tempo stavano indagando per scoprire che fine avesse fatto, sono riusciti a risalire al suo rifugio.
Sono stati portati involontariamente da lui da due donne, un'amica e l'attuale compagna, messe sotto controllo e pedinate. Proprio seguendo loro i Carabinieri sono arrivati fino all'appartamento dove sui si è nascosto fin dal mese di giugno.
Lui, naturalmente, è stato subito arrestato e portato alla casa circondariale. Le due donne, a loro volta, ora dovranno fare i conti con la giustizia: avendolo aiutato durante la sua latitanza sono state denunciate a piede libero per favoreggiamento.