Ampliamento del San Gerardo: intervento da 33 milioni di euro

MONZA - Lavori in corso all'ospedale San Gerardo. Nei giorni scorsi è iniziata la Fase 2 relativa a ristrutturazione, potenziamento e ampliamento della struttura. Il costo dell'intervento è di circa 33 milioni di euro

Circa 600 giorni di lavoro, che portano fino alla fine del mese di ottobre 2018 e 33 milioni di euro di investimenti. E' iniziata nei giorni scorsi la Fase 2 del cantiere per l’intervento di ristrutturazione, potenziamento e ampliamento del presidio ospedaliero San Gerardo della ASST di Monza. 

In parallelo all’attivazione delle attività ospedaliere sulle aree di Fase 1, da giugno 2016 è stata effettuata da parte dell’Azienda, in accordo con Infrastrutture Lombarde Spa e il Concessionario Synchron, un’approfondita attività di rivalutazione dell’assetto sanitario del Monoblocco rispetto a quanto originariamente previsto, per rendere compatibile le esigenze di organizzazione e continuità dell’attività sanitaria con il cantiere. Il lavoro di analisi svolto ha posto particolare attenzione nel minimizzare il disagio per gli utenti e gli operatori del presidio. 

Le opere di Fase 2 riguarderanno il settore centrale del monoblocco, il settore B. Oggetto dei lavori e degli spostamenti saranno la degenza pediatrica, la degenza di Medicina I e Gastroenterologia, la Chirurgia maxillo-facciale, gli ambulatori di Pediatria e il Day Hospital, l’Oculistica, la Neuroriabilitazione, la Chirurgia Toracica e la Chirurgia Vascolare, la Chirurgia bariatrica, l’Ostetricia e il Day Hospital, l’Emodinamica, la Radiologia e i locali accessori della Terapia Intensiva Neonatale, infine gli spogliatoi e la mensa. 

“Esprimo la mia soddisfazione per l’avvio della seconda fase della ristrutturazione – sottolinea Matteo Stocco, direttore generale della ASST di Monza –. L’impegno dell’organizzazione per riattivare il processo di ristrutturazione del San Gerardo è stato prioritario e intenso ed è stato coronato dal traguardo della presa in consegna delle opere di Fase 1 nel 2016 e dall’odierno avvio della Fase 2”.

Per i lavori complessivamente sono previsti poco meno di 600 giorni. La Fase 2 sarà suddivisa in una prima attività per le cosiddette “opere propedeutiche” finalizzate a realizzare negli adiacenti settori A e C, gli adeguamenti necessari ad accogliere le funzioni che dovranno traslocare dal settore B. A seguire verrà effettuato il trasloco delle attività ed inizieranno i lavori di riqualificazione del settore B con la creazione dei nuovi reparti.

“La ripresa dei lavori – aggiunge il direttore generale di Infrastrutture Lombarde, Guido Bonomelli - è il risultato della collaborazione stretta tra ASST, ILSPA e Regione Lombardia oltre a Comune e a tutti gli altri attori coinvolti, ciascuno per la propria responsabilità. Solamente grazie alla ferma volontà e alle forti competenze messe in campo da ciascun ente a portare avanti quello che è il cantiere più complesso e rilevante della Sanità lombarda, si è potuto superare le difficoltà occorse in passato. Il cantiere procederà ora senza indugio e con la massima determinazione al fine di poter offrire quanto prima ai cittadini un’opera all’avanguardia in grado di rispondere ai loro bisogni”.


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